Analisi tecnica – Poste italiane, rimane dentro un canale ribassista

All’interno di un quadro grafico neutrale nel medio e lungo periodo, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante stanno effettuando da fine luglio un movimento discendente, giungendo non lontano dalla soglia, non solo psicologica, di 6 euro. Da osservare che nel breve e nel medio termine i titoli Poste Italiane hanno mostrato una forza relativa decisamente inferiore rispetto a quella del principale indice azionario italiano, cioè il Ftse Mib.

L’eventuale cedimento di questo livello, confermato in chiusura di seduta, alimenterebbe la pressione ribassista con i corsi di Poste Italiane che potrebbero scivolare ulteriormente fino al successivo supporto posto a 5,94 euro. La rottura al ribasso si questo livello proietterebbe le quotazioni del gruppo attivo nel settore postale e del risparmio verso un primo obiettivo individuabile a 5,89 euro e un secondo posizionato a 5,805 euro, con quest’ultimo target che coincide con il minimo del primo febbraio di quest’anno.

Lo scenario negativo appena delineato potrebbe essere messo a rischio dall’eventuale ritorno delle quotazioni dei titoli del gruppo controllato dal Ministero dell’Economia sopra 6,18 euro. In questo caso, il livello successivo da monitorare sarebbe la resistenza a 6,30 euro, con obiettivi rialzisti a 6,37 euro e a quota 6,54 euro in seguito, che coincide con il massimo degli ultimi 12 mesi

Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 8 analisti fondamentali, è pari a 7,18 euro e quindi superiore del 16,9% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Poste Italiane è del -2,6% per cento.

Quotazione di riferimento 6,14 euro

+0,7% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 6,18 euro;

+2,6% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 6,30 euro;

+3,7% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 6,37 euro;

+6,4% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 6,54 euro.

-2,3% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 6,0 euro;

-3,3% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 5,94 euro;

-4,1% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 5,89 euro;

-5,5% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 5,805 euro.