I futures sui principali indici europei scambiano in frazionale rialzo, preannunciando una partenza lievemente positiva per le Borse continentali dopo la chiusura poco mossa di Wall Street ieri sera e la mattinata mista dei listini asiatici. Il tutto nel giorno più atteso della settimana, in cui interverranno il presidente della Fed, Janet Yellen e quello della Bce, Mario Draghi, dal meeting delle banche centrali di Jackson Hole.
In particolare gli indici americani hanno alternato per tutta la seduta lievi variazioni positive e negative, terminando in calo di pochi decimi di punto, con la sola eccezione del Russell 2000 (+0,5%). Fra le Borse asiatiche stamani brillano gli indici cinesi e Tokyo, in rialzo dello 0,5% sostenuta dalle buone performance dei produttori auto e dalla risalita del cambio dollaro/yen a 109,6.
Sul fronte macro è stato pubblicato l’indice nipponico dei prezzi al consumo di luglio, in rialzo dello 0,4% su base annua come atteso dagli analisti. In Germania è stato diffuso il dato finale sul Pil del secondo trimestre, perfettamente in linea con la seconda lettura preliminare (+0,6% su base trimestrale, +2,1% su base tendenziale per quanto riguarda il dato destagionalizzato).
Attesi in mattinata anche l’indice tedesco Ifo e la fiducia dei consumatori francesi di agosto, mentre nel pomeriggio verranno rese note le statistiche preliminari di luglio sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti.
In attesa del discorso della Yellen (ore 16:00 italiane), da cui gli investitori attendono indicazioni sul prossimo rialzo dei tassi e sull’avvio del programma di vendita dei titoli acquistati negli ultimi anni, due esponenti della Fed hanno esplicitato opinioni divergenti sull’inflazione. Esther George di Kansas City ritiene che un ritocco al costo del denaro entro l’anno sia ammissibile laddove fosse giustificato dai dati macro, mentre Robert Kaplan della Fed di Dallas ha richiamato ad una maggiore pazienza, finché i prezzi non risalgano ulteriormente.
Sul Forex il cambio euro/dollaro è stabile a 1,18, mentre fra le materie prime le quotazioni del greggio rimbalzano parzialmente dopo il calo di ieri pomeriggio, con Wti e Brent rispettivamente a 47,8 e 52,5 dollari al barile.
A Piazza Affari ancora attenzione a FCA, sempre al centro della scena in scia alle ipotesi su un prossimo scorporo di Magneti Marelli. Sempre nell’automotive, da seguire anche BREMBO (+3,2% ieri), con il presidente Bombassei che ha espresso ottimismo per l’andamento del secondo semestre.
Sotto i riflettori infine SAIPEM, penalizzata ieri dal ribasso del greggio e dall’avvio della procedura fallimentare da parte di Seadrill.