Utility – Rimbalzo per il settore, in luce Enel (+2%) e Terni Energia (+1,8%)

Dopo tre sedute consecutive al ribasso per un saldo complessivo negativo dell’1,4%, nella giornata borsistica di ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha rialzato la testa portando a casa un rialzo dell’1,2% rispetto alla chiusura precedente.

Il paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è così tornato a registrare una performance borsistica giornaliera migliore rispetto a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,5%), e dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,7%).

L’andamento di ieri del Ftse Italia Servizi Pubblici ha beneficiato della lieve riduzione dei rendimenti sui governativi italiani, lungo tutta la curva dei tassi, mentre gli yield di altri due Paesi “Periferici” (Spagna e Portogallo) sono aumentati.

È necessario osservare che il balzo di ieri dell’indice dei titoli italiani del settore utility e delle rinnovabili è stato sostenuto dalle 5 Big Cap che hanno registrato tutte una variazione giornaliera positiva delle quotazioni, mentre le Mid Cap, con la sola eccezione di Ascopiave che ha concluso le contrattazioni con i corsi invariati, hanno tutte registrato una performance negativa.

Tra le società a maggiore capitalizzazione, scatto d’orgoglio per Enel (+2%) che ha registrato il rialzo maggiore all’interno del Ftse Italia Servizi Pubblici e nel corso della giornata di ieri ha tentato, senza successo, l’attacco al massimo assoluto del 2017 a quota 5,12 euro.

Nel segmento delle Mid Cap, debole Acea (-0,6%) nella seduta in cui è stata pubblicata sul quotidiano “Il Sole 24Ore” l’intervista all’amministratore delegato, Antonio Donnarumma, in cu si sottolinea che il prossimo piano industriale al 2022 prevede un forte potenziamento degli investimenti nel settore idrico e nella distribuzione elettrica. Il nuovo business plan, le cui linee strategiche erano già state anticipate in occasione della semestrale, sarà presentato entro novembre e sarà caratterizzato da una forte discontinuità rispetto ai piani presentati nel passato.

Nell’ambito delle Small Cap, seduta da incorniciare per TerniEnergia (+1,8%), con volumi quasi il doppio della media scambiata nelle ultime 20 sedute. Tira il fiato K.R. Energy (-2,8%), dopo il rally delle ultime sedute.