A2A – Camerano punta a cooperare con i partner del Nord della Lombardia

Entro autunno la principale multi-utility italiana potrebbe avviare un’importante progetto di cooperazione con vari operatori del Nord della Lombardia. Ad alzare il velo sulla tempistica di questa importante operazione lo stesso amministratore delegato di A2A, Luca Valerio Camerano, in un’intervista pubblicata sabato mattina sul quotidiano “Il Sole 24Ore” in cui sottolinea che la filosofia del gruppo controllato congiuntamente del Comune di Milano e da quello di Brescia è cooperare con altri partner e non comprarli.

Sale, infatti, l’attesa per la ripresa delle trattative con Acsm-Agam (Como e Monza), Aspem Varese, Lario Reti Holding (Lecco) e Aevv (Azienda energetica Valtellina Valchiavenna) per una possibile integrazione con le attività del gruppo guidato da Camerano, con i sindaci e i soci di queste realtà lombarde che dovranno valutare l’opportunità e la convenienza reciproca dell’operazione.

Il numero uno di A2A ha sottolineato anche che le prospettive sono certamente positive nel medio termine in quanto lo scenario economico italiano è migliorato e nel business della produzione di energia elettrica si andrà verso un graduale riequilibrio tra domanda e offerta, puntando al contempo sull’efficienza energetica e sulle smart city. Senza dimenticare che il gruppo è maggiormente efficiente e ha ristrutturato alcune linee di business per rispondere alla crisi del settore e, quindi, appare pronto a raccogliere nuove sfide.

Nella stessa intervista al quotidiano “Il Sole 24 Ore”, il top manager romano ricorda poi che dal 2014 i costi complessivi di A2A sono stati ridotti di circa 100 milioni, senza perdere di vista gli investimenti, che l’anno scorso sono cresciuti del 23% a 424 milioni. Nello stesso periodo, la multi-utility quotata ha costantemente aumentato i dividendi, e con riferimento al bilancio 2016 sono state distribuite le cedole senza intaccare il patrimonio che anzi è aumentato a differenza di quanto è accaduto negli ultimi anni.

Per il 2017, Camerano ha dichiarato di attendersi un margine operativo lordo compreso tra 1,165 e 1,185 miliardi, anche se «a livello di Ebitda ricorrente, e cioè non legato a componenti straordinarie, dovrebbe confermare il livello dell’anno scorso.