Nella scorsa ottava il Ftse Italia Beni Immobili ha perso l’1,3%, facendo peggio sia del Ftse Mib (-0,3%), sia dell’EURO STOXX Real Estate (-0,6%).
Si è trattato di una settimana all’insegna dell’attesa degli interventi di Janet Yellen e Mario Draghi al meeting di Jackson Hole, anche se vi era chi, memore dei precedenti incontri, non si aspettava particolari indicazioni. Per il resto, l’ottava non ha offerto grossi spunti operativi e gli indici hanno evidenziato andamenti laterali altalenanti.
A parte il Ftse Mib, debole ma con il comparto automative in evidenza trainato da Fca, da segnalare la buona performance del Ftse 100 di Londra che ha guadagnato l’1,1 per cento. Per quanto concerne gli altri indici nazionali, l’Ibex 35 di Madrid ha perso nell’ottava lo 0,4%, il Cac 40 di Parigi lo 0,2%, il Dax 30 di Francoforte ha chiuso in sostanziale parità, mentre quelli americani sono risultati leggermente positivi.
Nel comparto immobiliare solo due titoli hanno registrato un rialzo. In particolare Bastogi ha realizzato una performance del 5,2% a 1,23 euro. L’altro titolo positivo è stato Industria e Innovazione che ha totalizzato un guadagno dell’1,4 per cento.
Le due Mid Cap sono risultate entrambe negative, Beni Stabili con una perdita nell’ottava del 2,2% e Igd Siiq dello 0,3 per cento. Il peggiore del comparto è stato Nova Re che ha lasciato sul terreno il 6,3%, mantenendo comunque acquisito un guadagno da inizio anno del 612 per cento.