Utility – Avvio di ottava in salita per il settore (-0,3%), deboli le Mid Cap

Prima seduta della settimana all’insegna delle vendite moderate all’interno del Ftse Italia Servizi Pubblici che ha così lasciato sul terreno lo 0,3% rispetto alla chiusura di venerdì pomeriggio. Per il paniere delle azioni del comparto utility e delle rinnovabili si tratta di una performance giornaliera leggermente peggiore rispetto a quella del principale indice di piazza Affari (-0,1%) e dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,3%). Da osservare che sul fronte dei rendimenti dei governativi, i titoli di Stato tricolori hanno registrato un aumento degli yield nella parte della curva fino ai 5 anni, mentre sulle scadenze più lunghe i rendimenti sono diminuiti anche di più rispetto alla flessione registrata dai governativi tedeschi di pari scadenza.

Nell’ambito delle Big Cap, l’unico titolo che è riuscito a portare a casa una variazione giornaliera positiva delle quotazioni è stato Terna (+0,2%). Debole, invece, Enel (-0,3%) che venerdì sera aveva annunciato l’avvio di uno studio per una possibile riorganizzazione societaria in Cile. Una mossa, in linea con alcuni degli obiettivi strategici del gruppo guidato da Francesco Starace, fra cui la semplificazione degli assetti proprietari delle società quotate cilene all’interno dell’area di consolidamento. La proposta di riorganizzazione prevede due fasi, ciascuna delle quali risulta condizionata alla realizzazione dell’altra. La prima prevede l’integrazione in Enel Chile degli asset rinnovabili cileni posseduti da Enel Green Power Latin America, tramite fusione per incorporazione di quest’ultima nella stessa Enel Chile. La seconda consiste nel lancio da parte di Enel Chile di un’Offerta pubblica di acquisto e di scambio sulla totalità delle azioni della controllata Enel Generación Chile detenute da soci di minoranza (pari al 40% del capitale sociale), la cui efficacia sarà subordinata all’acquisizione di un numero complessivo di azioni tale da consentire ad Enel Chile di incrementare la propria partecipazione in Enel Generación Chile ad oltre il 75% del capitale sociale dall’attuale 60%.

Nella giornata borsistica di ieri ha prevalso la lettera anche su A2A (-0,6%), con l’amministratore delegato, Luca Valerio Camerano, che ha ricordato in un’intervista pubblicata il sabato sul quotidiano “Il Sole 24Ore” che entro il prossimo autunno si potrebbe arrivare alla decisione di un avvio di collaborazione con vari operatori del Nord della Lombardia. Il numero uno della multi-utility quotata ha anche sottolineato che filosofia del gruppo è cooperare con altri partner e non comprarli. Per il 2017, Camerano ha poi dichiarato di attendersi un margine operativo lordo compreso tra 1,165 e 1,185 miliardi, anche se «a livello di Ebitda ricorrente, e cioè non legato a componenti straordinarie, dovrebbe confermare il livello dell’anno scorso.

Seduta da dimenticare per le Mid Cap italiane del settore utility e delle rinnovabili che hanno tutte concluso le contrattazioni di ieri con una performance giornaliera negativa.

Tra le società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, la seduta di ieri è stata caratterizzata dalle prese di beneficio su K.R. Energy (-4,5%), dopo il balzo della scorsa ottava (+12,2%). Vendite anche su Falck Renewables (-2,9%) che ha così portata a casa la quarta seduta consecutiva in flessione, ridimensionando così parzialmente il rally seguito alla pubblicazione dell’ottima trimestrale. A pesare sull’andamento delle azioni del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili anche l’andamento del cambio euro/sterlina considerando che nel primo semestre del 2017 il gruppo milanese ha realizzato quasi il 47% dell’Ebitda in Regno Unito. Nei primi otto mesi dell’anno in corso la moneta inglese ha perso il 9,4% del suo valore rispetto all’euro rispetto allo stesso periodo del 2016.