Cucinelli – Crescono vendite (+10%) ed Ebitda (+13%) nel 1° semestre 2017

Dopo aver presentato a luglio i dati preliminari delle vendite (+10% a 243,3 milioni), il management guidato da Brunello Cucinelli ha approvato i conti del primo semestre 2017 che si è chiuso con margini in crescita a due cifre percentuali. L’Ebitda è pari a circa 42 milioni (+13% sul 2016 normalizzato) e l’Ebit a 31 milioni (+14% sul 2016 normalizzato), mentre l’utile netto è passato dai 17,9 milioni normalizzati a circa 20 milioni. Migliora l’indebitamento finanziario netto a 59 milioni, dai 79,7 milioni di un anno prima.

La maison del cashmere ha presentato i conti del primo semestre 2017 chiuso con ricavi consolidati per 243,3 milioni, in crescita del 9,7% a cambi costanti (+10,7% a cambi correnti)con una positivo andamento in tutti i mercati di operatività e in tutti i canali distributivi. I dati preliminari delle vendite erano già stati approvati dal management lo scorso 13 luglio (vedi “CUCINELLI – RICAVI PRELIMINARI IN CRESCITA DEL 10,7% NEL 1° SEM 2017”).

La positiva performance delle vendite si è tradotta in una più che proporzionale crescita dell’Ebitda passato da 36,8 milioni normalizzati a circa 42 milioni (+13%), supportato dallo sviluppo del business e dai positivi sell-out di vendita, nonché dalla crescita a pari perimetro e dall’evoluzione del mix canale. Si segnala che i dati “normalizzati” si riferiscono esclusivamente al 30 giugno 2016, in seguito all’iscrizione di oneri del personale non ricorrenti.

In linea con lo sviluppo dell’attività, i costi operativi aumentano dell’11% rispetto al dato normalizzato 2016 a 117 milioni, con un’incidenza stabile al  47,9 per cento. In particolare, i costi degli affitti aumentano a 29 milioni (+8,6%) in relazione allo sviluppo del network retail e di alcuni riposizionamenti e incrementi di spazi di vendita. Con un’incidenza stabile a circa il 5%, gli investimenti in comunicazione passano da 11,2 a 12,5 milioni, a supporto del prestigio, rafforzamento e protezione dell’immagine del brand.

La gestione operativa chiude con un Ebit di 31 milioni (+14% sul 2016 normalizzato), con con una marginalità al 12,8% dal 12,4% di un anno prima, dopo aver contabilizzato ammortamenti per 11 milioni (+10,6%).

Aumentano nel periodo gli oneri finanziari netti a 3 milioni, dagli 1,8 milioni di fine giugno 2016, principalmente a seguito delle dinamiche valutarie.

Il periodo chiude con un utile netto di circa 20 milioni, dei quali 19,6 milioni di competenza del gruppo, rispetto ai 17,9 milioni normalizzati di fine giugno 2016, spesate imposte per 8,1 milioni (7,5 milioni normalizzati nel 2016).

I flussi di cassa generati dall’attività operativa, nonché la positiva dinamica del capitale circolante netto, consentono il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto a 59 milioni, dai circa  80 milioni di fine giugno 2016, ma in lieve aumento rispetto ai 51 milioni di fine dicembre 2016. Si fa presente che la posizione finanziaria netta raggiunge nel periodo tra giugno e settembre il consueto picco correlato alla stagionalità, per poi calare nell’ultima parte dell’anno.

Andamento che secondo le previsioni del management, pertanto,  proseguirà anche nella seconda parte dell’anno, con una posizione finanziaria netta attesa a fine anno in riduzione rispetto a fine dicembre 2016.

Nella prima metà del 2017 il gruppo ha effettuato investimenti per 22,2 milioni (17,9 milioni al 30 giugno 2016), e rientrano, precisa la nota, nella programmazione 2017-2019, dopo aver completato il Grande Progetto quadriennale 2013-2016 con 150,5 milioni investiti. Il nuovo piano di investimenti del triennio 2017-2019, prosegue la nota, ha come presupposto la salvaguardia dell’esclusività, del prestigio e della protezione del brand, sia nel canale “fisico” che in quello “online”.