Prosegue in modesto rialzo la seduta dei principali listini continentali, dopo la pubblicazione di alcuni importanti dati macroeconomici e l’avvio poco mosso di Wall Street. Intorno alle 15:40, il Ftse Mib di Milano segna un +0,3% in area 21.470 punti, lievemente arretrato rispetto al Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,5%).
Sul fronte macro, l’inflazione tedesca è salita in misura lievemente oltre le attese ma ancora sotto il target della Bce (2%), con l’indice dei prezzi al consumo armonizzato agli altri Paesi europei in aumento ad agosto dell’1,8% su base annuale e dello 0,2% rispetto a luglio.
Oltreoceano le stime Adp sui nuovi impieghi di agosto nel settore privato non agricolo hanno nettamente battuto le stime, attestandosi a 237 mila unità a fronte di 185 mila previste, con la precedente rilevazione rivista al rialzo da 178 a 201 mila unità. Meglio delle attese anche la seconda lettura preliminare relativa al Pil statunitense, in crescita nel secondo trimestre del 3% contro il +2,7% del consensus e il +2,6% della prima stima.
Questi ultimi dati americani agevolano ulteriormente il recupero del dollaro, già in atto dalla mattinata, con il cambio tra euro e biglietto verde sceso fino a 1,19 per poi tornare a 1,193 e il dollaro/yen a 110,2.
Il rafforzamento della valuta a stelle e strisce penalizza le materie prime, in particolare l’oro sceso a 1.308 dollari l’oncia. In calo anche le quotazioni del greggio, con Brent e Wti che cedono quasi un punto percentuale rispettivamente a 46 e a 51,6 dollari al barile, in attesa della pubblicazione dei dati settimanali dell’Eia sulle scorte petrolifere americane.
In lieve risalita i rendimenti sull’obbligazionario, con il tasso sul Btp decennale al 2,07% e lo spread dal Bund stabile in area 170 punti base.
A Piazza Affari brilla ancora BUZZI (+3,8%) che recupera terreno approfittando della risalita del dollaro e della buona performance di HeidelbergCement (+2% alla Borsa di Francoforte), dopo l’upgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘buy’ con target price 85 euro.
Acquisti anche su YNAP (+2,4%), CNH (+2,1%), FINECO (+1,5%) e CAMPARI (+1,6%). Fra i bancari arretra UNICREDIT (-2,3%), in fondo al listino principale.