Mercati – Milano intorno alla parità, Buzzi in evidenza

Giornata in frazionale rialzo per le borse europee, dopo lo scivolone di ieri innescato dal lancio del missile nordcoreano sopra i cieli del Giappone. Poco dopo le 12:00, il Ftse Mib di Milano segna un +0,1% in area 21.420 punti. Modesti rialzi anche per il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Accantonate momentaneamente le tensioni nella regione asiatica gli investitori tornano a concentrarsi principalmente sui dati macro, per cogliere eventuali segnali utili a prevedere le prossime mosse di politica monetaria delle banche centrali. In particolare, si attendono nel primo pomeriggio i dati preliminari sull’inflazione tedesca di agosto, il Pil Usa del secondo trimestre e le statistiche Adp sul mercato del lavoro statunitense, che precedono di due giorni il job report del Bureau of Labour.

In mattinata, intanto, è stato diffuso in Italia l’indice dei prezzi alla produzione dell’industria di luglio, invariato su base mensile e in aumento dello 0,9% su base annua. In Spagna, invece, l’indice dei prezzi al consumo di agosto ha registrato una variazione positiva dello 0,2%, portando così l’inflazione annua all’1,6% contro l’1,5% di luglio. La salita dei prezzi è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi dei carburanti.

Altri spunti interessanti arrivano dall’agenza di rating Moody’s, che ha rivisto al rialzo le stime di crescita per Italia, Germania e Francia. In particolare, per l’Italia ha alzato le attese sul Pil 2017 e 2018 a +1,3% dai rispettivi +0,8% e +1 per cento. Per la Germania ha elevato le stime al 2,2% e 2%, per la Francia all’1,6% per entrambi gli anni dai precedenti +1,3% e +1,4 per cento. Per la zona euro, infine, le previsioni sono per un Pil in crescita del 2,1% nel 2017 e dell’1,9% nel 2018 dopo il +1,7% del 2016, grazie soprattutto alla forte spinta della Germania.

Sul Forex, nel frattempo, il dollaro è in netta rimonta nei confronti delle altre valute dopo il tonfo di ieri, con il cambio euro/dollaro sceso a 1,195 e il dollaro/yen a risalito in area 110.

La parziale ripresa del biglietto verde ha appesantito invece l’oro, sceso a 1.311 dollari l’oncia dopo essersi impennato ieri a ridosso dei 1.325 dollari nel generale clima di avversione al rischio. Sempre tra le materie prime, perde ancora terreno il petrolio con Brent e Wti in calo di oltre mezzo punto percentuale rispettivamente a 46,2 e a 51,4 dollari al barile, in attesa della pubblicazione questo pomeriggio dei dati settimanali sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale lievemente in area 172 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,07 per cento.

Tornando a Piazza Affari, spicca BUZZI (+2,5%) che recupera terreno approfittando del fallito tentativo di rottura del euro dollaro di quota 1,2 e della buona performance di HeidelbergCement (+2% alla Borsa di Francoforte), dopo l’upgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘buy’ con target price 85 euro.

Acquisti anche su YNAP (+2,2%) e MONCLER (+1,9%), oltre che su FINECO (+1,1%).

In ordine sparso i bancari, con BANCO BPM che rimbalza a +0,6%, INTESA a +0,1% mentre UNICREDIT (-0,9%) e BPER (-1,2%) scivolano in fondo al listino.