Chiusura in lieve rialzo per le principali piazze europee, confortate da alcuni dati macroeconomici migliori delle attese e dall’andamento moderatamente positivo di Wall Street nelle prime due ore e mezza di scambi.
Il Ftse Mib di Milano archivia la seduta in rialzo dello 0,4% a 21.503 punti, lievemente arretrato rispetto al Ftse 100 di Londra (+0,4%), al Dax di Francoforte (+0,5%), al Cac 40 di Parigi (+0,5%) e all’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).
Accantonati momentaneamente i timori per le schermaglie in Asia, dopo il lancio del missile nordcoreano sui cieli giapponesi di ieri, gli investitori internazionali hanno dirottato la propria attenzione principalmente verso l’agenda macroeconomica, da cui sono emerse indicazioni positive.
Ad agosto l’inflazione tedesca è salita in misura lievemente superiore alle attese, pur mantenendosi ancora al di sotto del target della Bce (2%), con l’indice dei prezzi al consumo armonizzato agli altri Paesi europei in aumento dell’1,8% su base annuale e dello 0,2% rispetto a luglio.
Segnali positivi anche dal mercato del lavoro statunitense, con i dati Adp sugli occupati del settore privato che hanno nettamente battuto le stime attestandosi a 237 mila unità a fronte di 185 mila previste. Migliore delle attese pure la seconda lettura preliminare del Pil americano, rivisto al rialzo al 3% rispetto al +2,6% della precedente rilevazione e al +2,7% del consensus.
Questi ultimi dati hanno agevolato il recupero del dollaro già in atto dalla mattinata, spingendo il cambio tra euro e biglietto verde fino a 1,192 e il dollaro/yen a 110,2.
La rimonta del biglietto verde, insieme al parziale attenuarsi delle tensioni geopolitiche in Asia, hanno invece penalizzato l’oro, tornato sotto la soglia dei 1.310 dollari l’oncia dopo l’impennata di ieri. Fra le materie prime restano in calo anche le quotazioni del greggio, ma recuperano terreno rispetto ai minimi di giornata grazie al calo delle riserve di greggio e dello stock complessivo di prodotti petroliferi evidenziato dai dati settimanali dell’Eia sulle scorte americane, con Brent e Wti che scambiano rispettivamente a 51,8 e a 46,4 dollari al barile.
In lieve risalita i rendimenti sull’obbligazionario, con il tasso sul Btp decennale al 2,07% e lo spread dal Bund stabile poco mosso 171 punti base.
A Piazza Affari brilla BUZZI (+4,5%) approfittando della risalita del dollaro e della buona performance di HeidelbergCement (+2% alla Borsa di Francoforte), dopo l’upgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘buy’ con target price 85 euro.
Acquisti anche su FINECO (+2,3%), CAMPARI (+2,3%) e CNH (+2,2%). Chiudono in fondo al Ftse Mib UNICREDIT (-1,7%) e MEDIASET (-1,3%).
Fuori dal listino principale bene SARAS (+2,8%) grazie al solido margini di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC benchmark) ad agosto.