Terna – Prossimo piano industriale pronto entro gennaio

Conclusa la pausa estiva, il top management del gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia ha ripreso a lavorare sul nuovo business plan che, secondo le indiscrezioni riportate da un articolo di oggi del quotidiano “Il Sole 24Ore”, potrebbe essere già  preparato entro il primo mese del prossimo anno.

Entro il 31 gennaio, i vertici di Terna dovranno aver pronto il piano di sviluppo 2018, in linea con le indicazioni contenute nel decreto 93 del 2011 che disciplina la programmazione degli interventi di sviluppo della rete elettrica nazionale. In pratica, si tratta del nuovo piano decennale che andrà poi sottoposto all’esame vaglio del ministero dello Sviluppo Economico.

Il documento presentato all’inizio di quest’anno prevedeva quasi 8 miliardi di euro d’investimenti e confermava, tra l’altro, la necessità di procedere lungo l’integrazione delle fonti rinnovabili e il potenziamento della capacità d’interconessione. La crescita impetuosa della produzione di energia elettrica da impianti green provoca maggiori sollecitazioni alla rete, oltre a determinare una riduzione progressiva della capacità termoelettrica.

Il nuovo piano industriale dovrebbe includere, innanzitutto, una serie d’investimenti destinati al rinforzo delle dorsali dell’Italia, indispensabili per il decongestionamento del sistema elettrico, ma anche una serie di misure finalizzate a una maggiore integrazione delle connessioni tra le diverse aree del Paese in modo da garantire un aumento del flusso di energia dalle regioni, come la Puglia in cui c’è maggiore una forte produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, verso le zone della Penisola dove si registra il picco di consumi.

Terna è anche pronta ad accelerare sulle interconnessioni con l’estero, a cominciare dal nuovo elettrodotto tra Italia e Francia, per proseguire con il cavo con il Montenegro e finire con la nuova linea con la Tunisia. Con riferimento alla prima infrastruttura, l’ottenimento del prestito da 130 milioni da parte della Banca europea per gli investimenti per la parte pubblica del progetto e l’accordo con gli le aziende energivore per quella privata, consentiranno al gruppo guidato da Luigi Ferraris di completare l’opera (1.200 MW per 190 chilometri) nel 2019.

A piazza Affari, alle ore 15:25 le quotazioni dei titoli Terna sono deboli (-0,7% rispetto alla chiusura di ieri), a fronte di un rialzo dello 0,24% del Ftse Italia Servizi Pubblici.