Il mancato superamento della resistenza statica posta a 30,50 euro (massimo degli ultimi due anni e mezzo) ha innescato sulle quotazioni del Gruppo milanese del risparmio gestito un movimento ribassista, che ha registrato una decisa accelerazione negli ultimi giorni. Martedì 29 agosto i corsi di Banca Generali hanno effettuato un gap down tornando così al di sotto sia della media mobile a 50 sedute sia della trend line che ha sostenuto il movimento ascendente dal minimo relativo intraday dello scorso 12 ottobre a 16,70 euro.
La pressione ribassista è stata al momento stoppata dal supporto statico posizionato a 27,33 euro, il cui cedimento però potrebbe favorire una ripresa del movimento sopracitato per le quotazioni dei titoli del Gruppo guidato da Gian Maria Mossa con il successivo supporto posto a 26,80 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello, confermato in chiusura di seduta, indirizzerebbe poi i corsi di Banca Generali verso un primo obiettivo a 26 euro e un secondo a 25,56 euro.
La tenuta del sopracitato supporto a 27,33 euro, al contrario, rappresenterebbe un segnale positivo, ma dovrà essere confermato dal ritorno sopra la trend line rialzista di lungo/medio periodo, attualmente in transito a 28,14 euro, e sopra la media mobile a 50 sedute, passante al momento a 28,32 euro. A questo punto, un eventuale ingresso sulla forza è possibile ipotizzarlo con il superamento di 28,50 euro, al di sopra del quale la successiva resistenza è individuabile a 29,45 euro. Il superamento di questo livello consentirebbe alle quotazioni di Banca Generali di ritentare l’attacco al massimo a 30,50 euro, con uno step intermedio a quota 30 euro.
Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 8 analisti fondamentali, è pari a 31,98 euro e quindi superiore del 14,8% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Banca Generali è del +22,9% per cento.
Quotazione di riferimento 27,85 euro
+2,3% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 28,50 euro;
+5,7% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 29,45 euro;
+7,8% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 30,01 euro;
+9,5% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 30,50 euro.
-1,9% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 27,33 euro;
-3,8% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 26,80 euro;
-6,6% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 26, euro;
-8,2% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 25,56 euro.