Il nuovo piano industriale di Carige predisposto dal neo Ad Paolo Fiorentino verrà esaminato nel board fissato per il prossimo 13 settembre e presentato alla comunità finanziaria il giorno successivo.
È questa la principale novità emersa dal cda tenutosi ieri, durante il quale è stato fatto anche il punto sullo stato di avanzamento delle dismissioni avviate a fine luglio.
In merito alla vendita del portafoglio di 1,2 miliardi di npl e della piattaforma di gestione dei crediti problematici, la nota rilasciata dall’istituto genovese precisa che “La banca ha già ricevuto manifestazioni di interesse superiori alle attese da parte di oltre 30 operatori, che hanno avuto accesso alla virtual data room nel mese di agosto. Le offerte non vincolanti sono previste nelle prossime settimane ed entro gli inizi di novembre le offerte vincolanti”.
Relativamente alla dismissione degli immobili non core e in particolare di quello situato nel centro di Milano, la nota sottolinea che “Per la cessione dell’immobile di Corso Vittorio Emanuele a Milano, entro la metà di settembre verrà selezionata la short-list tra le controparti che hanno presentato le offerte più interessanti. Le offerte selezionate passeranno alla seconda fase del processo per procedere, entro la fine di settembre, alla valutazione da parte della banca delle offerte vincolanti”.
Riguardo alle altre cessioni programmate, la nota specifica che “Per la società di credito al consumo del Gruppo, Creditis, è in corso la prima fase del processo competitivo con diverse controparti e si procederà entro la metà di settembre con la selezione delle offerte non vincolanti. Anche il processo di vendita del merchant book, ovvero i servizi di incasso relativi ai contratti Pos, è in fase avanzata”.
I processi di cessione, da cui il management si aspetta di ricavare 200 milioni, sono perfettamente il linea con i tempi previsti, in modo da confermare la scadenza di fine anno per portare a termine il rafforzamento patrimoniale, che comprende anche un aumento di capitale da 560 milioni, di cui 60 milioni riservati ai destinatari della possibile operazione di Lme. Si ricorda che l’assemblea straordinaria dei soci è stata convocata per il prossimo 28 settembre.
Infine, la nota ha fornito un’indicazione sulla strategia di rilancio commerciale, secondo la quale “nel corso del mese di settembre verrà data esecuzione all’integrale revisione della rete distributiva, in cui i direttori di filiale saranno i promotori del nuovo modello. Ogni filiale sarà quindi retta da un direttore, a riporto degli 11 direttori commerciali regionali e con deleghe potenziate”.