Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 21.858 punti un’ottava in cui le borse continentali sono state dapprima appesantite dal rafforzamento dell’euro e dalle tensioni geopolitiche in Corea del Nord, salvo poi recuperare anche grazie a una serie di dati macro positivi.
In deciso rialzo l’automotive, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un +4,2% w/w rispetto al +0,3% w/w del corrispettivo indice europeo.
A trainare il settore è stata ancora Fca (+7,6% w/w), sempre al centro dei rumors su possibili operazioni di M&A. Il titolo ha toccato nuovi massimi storici in area 13,5 euro, per poi chiudere a 13,34 euro, e superato i 20 miliardi di capitalizzazione, beneficiando anche dei report positivi di alcuni analisti.
In particolare Goldman Sachs ha alzato il target price da 19,2 euro a 25,9 euro. Venerdì, inoltre, Standard & Poor’s ha migliorato l’outlook del gruppo a positivo da stabile, mentre ha confermato il rating del debito a lungo a ‘BB’ e del debito a breve del gruppo a ‘B’. Sempre in chiusura di ottava, sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni di agosto, calate in Usa dell’11%, mentre sul mercato italiano il gruppo ha segnato un +15,6% in linea al dato aggregato.
Settimana positiva anche per Cnh (+2,8% w/w), che ha avviato un’operazione di gestione del debito basata sul lancio di un nuovo bond da 650 milioni con scadenza nel 2025 e la contemporanea offerta di riacquisto su tre obbligazioni in circolazione.
Bene anche Ferrari (+1,2% w/w) e Piaggio (+2,2% w/w), mentre tra le piccole capitalizzazioni spicca Immsi (+13,2% w/w) anche grazie alla diffusione di risultati semestrali in forte crescita.