La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato venerdì sera l’aggiornamento settimanale sul numero dei pozzi petroliferi attivi.
Il dato Baker Hughes evidenzia un calo settimanale nel numero di impianti di trivellazione in Nord America (-13) a 1.144 rigs. Negli Stati Uniti questo è salito di 3 unità, guidato dal maggior numero di trivellazioni nell’on-shore (+3), nel settore gas (+3) e verticali (+4). Decresce il numero di pozzi attivi in Canada (-16). Stabile quello del Golfo del Messico (-1).
A livello mensile invece a luglio il Canada registra un aumento delle attività (+48) così come gli Usa (+22). In calo l’Europa (-9), mentre è lievemente in progresso in Sud America (+4).
Prosegue il calo settimanale del numero di trivellazioni in Nord America per la quinta settimana di fila, dal massimo di fine luglio a 1.178 unità. La notizia è negativa per Tenaris che produce tubi d’acciaio per le trivellazioni e che oggi cede lo 0,5%, comunque allineata al mercato.
Le quotazioni del petrolio invece si muovono in direzioni opposte. Il Brent è a 52,3 dollari al barile (-0,8%) e il Wti a 47,3 dollari (+0,2%). Eni cede lo 0,2% a 13,28 euro, così come Saipem a 3,08 euro.