Nel pomeriggio di ieri, la multi-utility bolognese ha comunicato che al 31 agosto del 2017 le azioni ordinarie con voto maggiorato sono state pari a 798.740.715 (808.823.808 in precedenza), mentre le azioni ordinarie sono state pari a 690.798.030 (680.714.937 in precedenza). In termini relativi, le azioni ordinarie con voto maggiorato sono state pari al 53,6% (54,3% in precedenza) del totale capitale sociale mentre le azioni ordinarie sono state pari al 46,4% (45,7% in precedenza) del totale capitale sociale.
Alla prima categoria di titoli spettano, quindi, 1.597.481.430 diritti di voto (1.617.647.616 in precedenza) mentre alla seconda 690.798.030 diritti di voto (680.714.937 in precedenza).
Ricordiamo che il patto di sindacato in vigore dal 1° luglio 2015 indica che la percentuale minima di azioni in mano ad azionisti pubblici è pari al 38,7% dal precedente 45,1 per cento. I soci pubblici che si sono registrati nel luglio del 2015 hanno un numero di diritti di voto pari al doppio delle azioni in possesso.