Mercati – Europa al palo, a Milano corrono Saipem e Tenaris (+4%)

Prosegue senza spunti la seduta dei principali listini europei, mentre Wall Street ha riaperto debole dopo la festività del Labor Day. Qualche minuto dopo le 16:00 il Ftse Mib di Milano scambia invariato sotto quota 21.800 punti, con gli acquisti sui petroliferi controbilanciati dalle vendite sui bancari. Poco mossi anche il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3) mentre il Dax di Francoforte guadagna lo 0,6 per cento.

Sullo sfondo permangono le preoccupazioni per la situazione in Asia ma il focus degli investitori è già proiettato al meeting della Bce di giovedì. Dall’Eurotower non sono attese novità sul tapering, previste invece per la riunione di ottobre. Tuttavia l’eventuale omissione, già in questa occasione, dei consueti riferimenti alla possibilità di incrementare gli acquisti di titoli potrebbe rappresentare un indizio di una prossima riduzione degli stimoli monetari.

Restando in tema di banche centrali, il consigliere del Fomc Lael Brainard ha invitato la Fed a mantenere una certa prudenza nell’aumentare i tassi, poiché l’inflazione è ancora ben al di sotto dell’obiettivo fissato al 2 per cento.

Nel frattempo, l’euro continua a oscillare in area 1,19 dollari, mentre lo yen resta ben intonato sul biglietto verde e sulla moneta unica con i rispettivi cambi a 109,2 e 129,9.

Sul fronte macroeconomico, gli indici Pmi servizi e composito dell’area europea hanno sostanzialmente confermato il quadro positivo di luglio, mentre negli Stati Uniti i dati di luglio sugli ordini di beni durevoli hanno deluso le attese.

Tra le materie prime riprende quota il petrolio, con il Wti (consegna ottobre) a 48,6 dollari al barile (+2,7%). Nel frattempo, Russia e Arabia Saudita hanno discusso sulla possibilità di prolungare i tagli alla produzione dei Paesi Opec e non Opec, anche se come ha spiegato il ministro dell’Energia russo Alexander Novak non è stata presa nessuna decisione specifica.

Sull’obbligazionario, infine, il differenziale Btp-Bund si attesta a 165 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo al 2,01 per cento.

A Piazza Affari spiccano ancora i petroliferi TENARIS (+4,1%) e SAIPEM (+4%), con ENI comunque ben intonata a +0,8 per cento.

Ben comprata anche SNAM (+1,3%), che beneficia dell’upgrade di RBC Capital Markets. Gli analisti infatti hanno rivisto al rialzo la raccomandazione a ‘outperform’ dal precedente ‘sector perform’, migliorando il target price a 4,75 euro da 4,25 euro.

Sottotono invece i bancari, con BANCO BPM, BPER, UNICREDIT e UBI che cedono tra l’1% e l’1,5%, mentre INTESA resiste a -0,4 per cento.