Borse europee poco mosse, ad eccezione di Francoforte (+0,8%), con l’attenzione degli operatori già rivolta al meeting della Banca Centrale Europea di giovedì. Poco prima delle 12:00 il Ftse Mib di Milano scambia in lieve territorio positivo (+0,1%) in area 21.810 punti, con gli acquisti sui petroliferi controbilanciati dalle vendite sui bancari. Sostanzialmente invariati anche il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat).
La mattinata è stata caratterizzata da una batteria di dati macroeconomici, con gli indici Pmi servizi e composito di Germania, Francia, Italia, Regno Unito ed Eurozona, da cui sono emerse indicazioni perlopiù positive sullo stato di salute delle principali economie del Vecchio Continente. Lieve calo per le vendite al dettaglio di luglio nella zona euro, mentre nel pomeriggio verranno divulgate le statistiche sugli ordini industriali di luglio negli Stati Uniti.
Sullo sfondo permangono le preoccupazioni per l’escalation di tensioni in Asia, dopo il test nucleare della Corea del Nord nel week end, ma il focus degli investitori è già proiettato al meeting della Bce di giovedì. È improbabile che vengano annunciate ufficialmente novità sulla riduzione del Quantitative easing, ma l’eventuale omissione dei consueti riferimenti alla possibilità di incrementare gli acquisti di titoli potrebbe essere interpretata come un indizio del prossimo avvio del tapering.
Nel frattempo, l’euro continua ad oscillare in area 1,19 dollari, mentre lo yen resta ben intonato sul biglietto verde e sulla moneta unica con i rispettivi cambi a 109,4 e 130.
Tra le materie prime, l’oro arretra ancora riportandosi a 1.331 dollari l’oncia, mentre il Wti (contratto con scadenza ottobre) guadagna oltre un punto percentuale a 47,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, il differenziale Btp-Bund continua a ridursi, toccando quota 165 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,02 per cento.
A Piazza Affari spiccano i petroliferi TENARIS (+3,8%) e SAIPEM (+4%), con ENI comunque ben intonata a +0,8 per cento.
Ben comprate anche STM (+1,1%) e SNAM (+0,9%), che beneficia dell’upgrade di RBC Capital Markets. Gli analisti infatti hanno rivisto al rialzo la raccomandazione a ‘outperform’ dal precedente ‘sector perform’, migliorando il target price a 4,75 euro da 4,25 euro.
Sottotono invece i bancari, con BANCO BPM, BPER, UNICREDIT e UBI che cedono circa un punto percentuale, mentre INTESA resiste a -0,2 per cento.