Il Ftse Italia Banche termina con un calo dell’1,4% dopo un avvio positivo e in linea all’analogo europeo (-1,5%), frenando il Ftse Mib (-0,2%), influenzato anche dall’avvio incolore di Wall Street. Gli investitori restano in attesa della riunione della Bce di giovedì, da cui tuttavia non si aspettano grosse novità.
Tornando al comparto bancario, le prese di profitto caratterizzano i titoli del Ftse Mib con cali tra l’1% e il 2%, compresa Banco Bpm, la cui decisione inerente il nuovo partner nella bancassurance potrebbe subire uno slittamento dei tempi, e con la sola eccezione di Intesa (-0,7%) che contiene il rosso sotto tale soglia. Tuttavia, le performance da inizio rimangono di assoluto rilievo, con la sola eccezione di Bper (-8,1%).
Tra le Mid Cap sia Popolare Sondrio (+0,3%) sia Credem (+0,1%) terminano sopra la parità.
Nello Small Cap acquisti su Carige (+1,8%) dopo che Vittorio Malacalza, azionista di maggioranza con il 17,7% del capitale, ha inviato una missiva chiedendo di eliminare la possibilità che venga escluso il diritto di opzione dalla delibera dell’aumento di capitale da 560 milioni, a parte la quota di 60 milioni riservata all’esercizio di liability management.
Moderato rialzo per Banca Profilo (+0,6%) che ha raccolto 76 milioni destinati a investimenti immobiliari in Germania. Seduta incolore, invece, per Banco Desio (-0,6%) nonostante il collocamento di un covered bond da 500 milioni.