Il gruppo ha archiviato i primi sei mesi dell’esercizio con ricavi in crescita del 2,5% a 80,3 milioni. Leggero miglioramento anche per i margini operativi, con l’Ebitda adjusted in aumento del 5,3% a 8,5 milioni e l’Ebit adjusted dell’1,8% a 5 milioni. La bottom line evidenzia infine un perdita netta reported di 1,4 milioni, rispetto agli 0,8 milioni di fine giugno 2016.
Bialetti ha chiuso il primo semestre 2017 con ricavi consolidati a cambi costanti e a perimetro omogeneo in crescita del 2,5% a 80,3 milioni (-2,6% a 79,3 milioni a cambi correnti).
Il settore caffè ha segnato un incremento del 3,1% a 42,3 milioni, sostenuto dal +16,7% a 14,7 milioni del segmento Espresso a fronte del -2,9% a 27,6 milioni del segmento Moka & Coffemaker. Il settore casa, invece, ha registrato una flessione del 9% a 37 milioni, riconducibile al -2,5% a 33,1 milioni del segmento Cookware e del -42,2% del segmento piccoli elettrodomestici. Quest’ultimo, tuttavia, nel primo semestre 2016 recepiva vendite per 3,3 milioni di prodotti a marchio Girmi, ceduto nella seconda parte dello scorso esercizio.
I ricavi dei negozi a gestione diretta, pari al 35,2% del totale, sono cresciuti del 30% a 35,2 milioni. Nel corso del semestre sono stati aperti 18 nuovi punti vendita, incrementando il numero di negozi monomarca a 198.
A livello di area geografica, invece, il fatturato in Italia ha registrato una flessione dell’1,4% a 58,3 milioni. Negativo anche l’andamento in Europa (-13,9% a 15,3 milioni), mentre il nord America e il Resto del mondo ha segnato rispettivamente un +17,1% a 2,3 milioni e un +26,3% a 2,8 milioni.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda adjusted ha evidenziato un +5,3% a 8,5 milioni, portando l’incidenza sui ricavi al 10,6% (+30 basis point), mentre l’Ebit adjusted un +1,8% a 5 milioni, con un ros stabile al 6,2 per cento.
Il semestre si è chiuso con un risultato netto negativo reported di 1,4 milioni, in aumento rispetto agli 0,8 milioni del periodo di confronto.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è aumentato di circa 6,6 milioni a 83,9 milioni.