Mercati – In Europa avanza solo Milano (+0,4%), Fca in evidenza a +4%

Dopo un’apertura debole, in linea con gli altri indici continentali, il Ftse Mib si è riportato in territorio positivo e poco dopo le 12:00 guadagna lo 0,4% in area 21.830 punti, con Fca in spolvero a +4 per cento. Ancora negativi, invece, gli altri listini, con il Dax di Francoforte a -0,1%, il Cac 40 di Parigi a -0,2%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,5% e il Ftse 100 di Londra a -0,6 per cento.

A frenare le borse del Vecchio Continente contribuiscono ancora le tensioni internazionali legate alla Corea del Nord, che hanno appesantito Wall Street nella seduta precedente. Cresce inoltre fra gli investitori l’attesa per la riunione della Bce di domani, nella quale il presidente Mario Draghi potrebbe rilasciare commenti sul recente apprezzamento dell’euro.

Nel frattempo, la moneta unica è risalita a quota 1,194 dollari, mentre resta ben intonato lo yen, valuta rifugio che beneficia del clima di incertezza, portando il cambio con il dollaro a 108,7. Il biglietto verde è frenato anche dalle dichiarazioni di ieri del consigliere della Fed Brainard, secondo cui la banca centrale deve essere prudente nel rialzo dei tassi alla luce della debolezza dell’inflazione. In serata verrà diffuso inoltre il Beige Book, il rapporto sulle condizioni economiche dei 12 distretti Fed che anticipa di due settimane la riunione del Fomc.

La debolezza della valuta americana e le tensioni geopolitiche hanno riavvicinato l’oro a quota 1.340 dollari l’oncia. Sempre fra le materie prime, il petrolio mantiene i guadagni della seduta precedente innescati dai dialoghi tra Arabia Saudita e Russia per l’estensione degli accordi sui tagli alla produzione, con il Wti a 48,8 dollari.

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, da cui è emerso un calo imprevisto dei factory orders in Germania a luglio e una flessione in linea con le attese delle vendite al dettaglio in Italia nello stesso mese, mentre negli Usa sono in programma i dati sulla bilancia commerciale e gli indici Markit Pmi Servizi e Composito.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp resta appena al di sotto della soglia del 2%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 165 punti base.

Tornando a Piazza Affari FCA (+4%) incrementa i guadagni manifestati in avvio, beneficiando dell’intonazione positiva del settore a livello europeo grazie anche all’upgrade di Daimler a ‘buy’ da parte di Goldman Sachs. Il Gruppo guidato da Marchionne, inoltre, ha incassato a sua volta il miglioramento del giudizio da ‘equalweight’ a ‘overweight’ da parte di Barclays con target price a 18 euro dai precedenti 13 euro.

In rialzo anche MEDIASET (+2%), che secondo fonti stampa potrebbe ricevere da Vivendi un’offerta per conferire Premium alla joint venture allo studio tra Tim e Canal+. In tal caso Mediaset diverrebbe il terzo partner della nuova entità, la quale avrebbe Tim come azionista di maggioranza, mentre Vivendi potrebbe cedere la propria partecipazione nel Biscione.

Ancora ben intonati i petroliferi, dopo i rialzi della seduta precedente, in particolare SAIPEM a +1,8 per cento. Poco mossi i bancari, tra cui risale dello 0,7% UNICREDIT, che starebbe preparando il progetto Firenze, il secondo atto del processo di smaltimento di crediti deteriorati che prevede la cessione di circa 1,5 miliardi di npl.

In calo FERRAGAMO (-1,1%) e BUZZI (-1,65%) mentre scambia sostanzialmente invariata ENEL, che realizzerà e gestirà insieme al fondo statunitense Centerbridge Partners 7 parchi eolici per un totale da 154 MW sull’isola ellenica di Evia.