Mercati – Europa in recupero alla vigilia della Bce, acquisti sull’automotive

I listini continentali riprendono quota dopo i segni rossi della mattinata, mentre Wall Street ha riaperto lievemente in rialzo in seguito alle vendite della seduta precedente, condizionata dalle preoccupazioni per le tensioni con la Corea del Nord e per l’arrivo del nuovo uragano Irma.

Intorno alle 15:50 il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,5% in area 21.850 punti, con Fca in spolvero a +5 per cento. In territorio positivo scambiano anche il Dax di Francoforte (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), trainati dal settore automotive, mentre il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) restano in flessione.

Tra gli investitori cresce l’attesa per la riunione della Bce di domani, nella quale il presidente Mario Draghi potrebbe rilasciare commenti sul recente apprezzamento dell’euro. Restano improbabili invece eventuali annunci sul tapering, sul quale il direttivo dell’Eurotower dovrebbe discutere nella prossima riunione di ottobre.

Nel frattempo, la moneta unica è risalita a quota 1,193 dollari, con il biglietto verde ancora frenato dalle dichiarazioni di ieri del consigliere della Fed Brainard, secondo cui la banca centrale deve essere prudente nel rialzo dei tassi alla luce della debolezza dell’inflazione. In serata verrà diffuso inoltre il Beige Book, il rapporto sulle condizioni economiche dei 12 distretti Fed che anticipa di due settimane la riunione del Fomc.

La debolezza della valuta americana e le tensioni geopolitiche hanno riavvicinato l’oro a quota 1.340 dollari l’oncia. Sempre fra le materie prime, il petrolio amplifica i guadagni della seduta precedente innescati dai dialoghi tra Arabia Saudita e Russia per l’estensione degli accordi sui tagli alla produzione, con il Wti (+0,9%) a 49,1 dollari.

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, da cui è emerso un calo imprevisto dei factory orders in Germania a luglio e una flessione in linea con le attese delle vendite al dettaglio in Italia nello stesso mese. Negli Usa i dati sulla bilancia commerciale hanno evidenziato una sostanziale stabilità a luglio, mentre gli indici Markit Pmi Servizi e Composito di agosto sono risultati in lieve calo.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp resta in area 2%, separato da uno spread con il Bund tedesco di 166 punti base.

Tornando a Piazza Affari FCA (+5%) continua a beneficiare dell’intonazione positiva del settore a livello europeo grazie anche all’upgrade di Daimler a ‘buy’ da parte di Goldman Sachs. Il Gruppo guidato da Marchionne, inoltre, ha incassato a sua volta il miglioramento del giudizio da ‘equalweight’ a ‘overweight’ da parte di Barclays con target price a 18 euro dai precedenti 13 euro.

In rialzo anche MEDIASET (+2,2%), che secondo fonti stampa potrebbe ricevere da Vivendi un’offerta per conferire Premium alla joint venture allo studio tra Tim e Canal+. In tal caso Mediaset diverrebbe il terzo partner della nuova entità, la quale avrebbe Tim come azionista di maggioranza, mentre Vivendi potrebbe cedere la propria partecipazione nel Biscione.

Ancora ben intonati i petroliferi, dopo i rialzi della seduta precedente, in particolare SAIPEM a +2,4 per cento. Inspolvero anche le utilities con A2A a +2%, ITALGAS a +1,4%, SNAM ed ENEL a +1 per cento. Poco mossi i bancari, tra cui UNICREDIT (+0,2%) che ha avviato il processo per la vendita di un pacchetto di crediti deteriorati dal valore nominale compreso tra 1 e 1,5 miliardi.