Il gruppo ha archiviato i primi sei mesi dell’anno con ricavi in crescita del 15,9% a 103,5 milioni e un Ebitda adjuted più che triplicato a 6,4 milioni. La perdita netta si riduce a 8,5 milioni dai 12,5 milioni del primo semestre 2016. Confermato l’outlook 2017, mentre a settembre è previsto il nuovo piano al 2022.
Landi Renzo ha chiuso il primo semestre 2017 con ricavi pari a 103,5 milioni, in crescita del 15,9% su base annua grazie soprattutto al buon andamento delle vendite realizzate nel settore Automotive.
Nel dettaglio, l’incremento dei volumi è correlato sia all’aumento delle vendite di auto alimentate a Gpl e metano sia al maggior focus commerciale del gruppo. Il giro d’affari del settore Automotive ha segnato un +19,3% a 87,3 milioni, beneficiando della crescita dei ricavi sua sul canale Oem (+42,6%) sia sull’After Market (+8,6%).
Il settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas ha segnato un -2,3% a 9,9 milioni, mentre il settore Sound ha registrato un +5,4% a 6,4 milioni.
A livello di aree geografiche, il gruppo ha continuato a rafforzare la propria posizione competitiva sui mercati internazionali, generando circa l’80% del fatturato all’estero.
L’Ebitda adjusted è aumentato di oltre il 200% a 6,4 milioni, portando l’incidenza sui ricavi al 6,2% (+410 basis point), grazie alla crescita dei volumi di vendita del settore Automotive e alle azioni volte alla riduzione dei costi. L’Ebit adjusted, invece, seppur ancora in negativo, migliora a 1,5 milioni dai 6,1 milioni del primo semestre 2016.
Gli oneri finanziari netti ammontano a circa 3 milioni, in aumento rispetto ai 2 milioni dello scorso esercizio soprattutto a causa di perdite su cambi non realizzate per la svalutazione del Real brasiliano e della Rupia pakistana.
Il gruppo ha inoltre contabilizzato una minusvalenza di circa 2 milioni connesso alla cessione del ramo d’azienda relativo alla parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori al gruppo Avl.
Il semestre si è chiuso con un risultato netto negativo di 8,5 milioni, in miglioramento rispetto ai 12,5 milioni dell’analogo periodo 2016. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è diminuito di circa 14 milioni a 61,7 milioni grazie al ritorno alla generazione di cassa nel secondo trimestre e al versamento in conto capitale avvenuto a fine marzo.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo conferma gli obiettivi per il 2017, con previsione di una crescita moderata del business e un recupero di marginalità in termini di Ebitda adjusted. La società, inoltre, completerà a settembre il piano strategico 2018-2022.