Intorno alle 12:00 le borse continentali scambiano in territorio lievemente positivo, eccetto il Ftse Mib di Milano (-0,1%), in attesa della conferenza stampa di Mario Draghi a margine della riunione della Bce. In frazionale rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%), mentre il Dax di Francoforte guadagna un punto percentuale.
Alle 14:30 comincerà l’intervento del presidente della Bce da cui gli investitori sperano di ottenere indicazioni sulle tempistiche di avvio del tapering, anche se è improbabile che Draghi rilasci dichiarazioni esplicite sulla riduzione degli acquisti di titoli. Tuttavia, il numero uno dell’Eurotower potrebbe tralasciare i consueti riferimenti a eventuali incrementi degli stimoli, preparando il terreno per la prossima riunione di ottobre in cui il direttivo discuterà presumibilmente su un taglio delle misure di sostegno a partire dal 2018.
Probabile invece che Draghi intervenga sul recente apprezzamento dell’euro (risalito nel frattempo a 1,198 dollari), una questione che preoccupa la Bce poiché ostacola il raggiungimento del target di inflazione del 2 per cento. A tal proposito, inoltre, è quasi certo un taglio delle stime di inflazione per il 2018 e il 2019 rispetto a quelle di giugno, rispettivamente pari a 1,3% e 1,6 per cento.
Sul fronte macro, la produzione industriale tedesca di luglio è rimasta stabile su base mensile a fronte di un +0,5% atteso, mentre il Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre 2017 è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (in linea con le attese) e del 2,3% su base annua (+2,2% il consensus).
Tra le materie prime l’oro si riavvicina a 1.340 dollari l’oncia, approfittando della debolezza del biglietto verde. Ben intonato anche il petrolio, con il Wti sopra quota 49 dollari e il Brent a 54,6 dollari, in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa in uscita questo pomeriggio, dopo il dato Api leggermente negativo.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund cala lievemente a 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano poco sopra la soglia del 2 per cento.
A Piazza Affari proseguono le vendite su FERRARI (-3,7%), che sconta il downgrade di Morgan Stanley da ‘overweight’ a ‘underweight’. In calo anche EXOR (-2%) mentre FCA resta in frazionale rialzo (+0,3%) dopo aver toccato un nuovo picco intraday a 13,94 euro. Acquisti anche su STM (+1,5%), LUXOTTICA (+1,5%) e YNAP (+1,6%).