Ancora aperte le trattative con i potenziali candidati a svolgere il ruolo di socio nel comparto della bancassurance del Gruppo guidato da Giuseppe Castagna, dopo l’esercizio dell’opzione di uscita da parte di Unipol e Aviva. In lizza ci sarebbero Covéa, Cattolica Assicurazioni, Generali e Allianz. L’operazione sarà comunque definita entro fine anno e permetterà alla banca di elidere l’impatto negativo sul Cet1 dell’uscita dei due partner attuali.
Ancora aperta la partita per il riassetto delle alleanze assicurative di Banco Bpm. Secondo le ultime indiscrezioni la scelta del nuovo partner di bancassurance del Gruppo di piazza Meda, dopo la disdetta delle due joint venture con Unipol e con Aviva avvenuta lo scorso agosto, potrebbe slittare dalla data indicativa di martedì prossimo 12 settembre al mese di ottobre.
In gara ci sarebbero quattro pretendenti. Oltre alla francese Covéa, già partner della banca con l’81% di Bpm Vita, e a Cattolica Assicurazioni, che, dopo la messa in liquidazione della Banca Popolare di Vicenza è alla ricerca di un nuovo accordo, ci sarebbero Generali e Allianz.
Per Banco Bpm l’obiettivo sarebbe quello di trovare un partner con cui costruire un percorso di crescita importante visto che l’istituto nato dalla fusione di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano rappresenta il terzo gruppo bancario della Penisola e che ha una potenza di fuoco interessante in termini di presenza sul territorio e clientela.
Dal punto di vista finanziario, l’istituto intende realizzare un’operazione che porti dei benefici in termini di ratio patrimoniali o quanto meno il cui saldo non sia negativo rispetto all’impatto dato dall’esercizio della put. Sul tavolo ci sarebbe anche la possibilità che il futuro socio rilevi una quota superiore al 50%, per arrivare fino a circa l’80 per cento.
Secondo i dati forniti nel corso della presentazione dei risultati semestrali, l’effetto dell’esercizio dell’opzione di vendita da parte di Unipol e Aviva è stimato in una diminuzione di 74 basis point del Cet1 fully phased. Impatto che sarà neutralizzato alla fine del processo, la cui conclusione è attesa entro fine anno.
Intanto a Piazza Affari i titoli, dopo aver aperto in modo debole, si sono riportati in terreno positivo e alle 11:30 segnano un incremento dell’1,8% a 3,05 euro.


















Fonte: Dati societari







