Eurotech, gruppo che progetta, sviluppa e fornisce soluzioni per l’Internet of Things, archivia il primo semestre 2017 con ricavi pari a 22 milioni, in calo del 22,6% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
La riduzione del fatturato deriva principalmente da una contrazione dei ricavi dell’area americana ed europea i cui motivi sono stati già esposti. Questo mancato fatturato dei primi sei mesi, si ritiene che verrà ragionevolmente compensato da un maggior fatturato nel secondo semestre vista la ripartenza degli ordinativi a partire dal mese di giugno.
Il fatturato sviluppato dai prodotti IoT continua a crescere periodo su periodo, seppure non ancora con i ritmi attesi anche se il tasso di successo dei POC (oltre il 60%), che il gruppo ha, si attesta sulla fascia alta del mercato.
Con riguardo alle aree geografiche di riferimento, nel semestre, l’area giapponese è quella in cui è stato generato il maggior fatturato con il 43,8% del totale; l’area americana incide nella medesima misura in cui incideva nell’anno precedente; l’area europea è infine in attesa di ordini provenienti dal settore dei trasporti.
L’Ebitda consolidato è negativo per 4,4 milioni, a fronte del rosso di 0,5 milioni del primo semestre 2016 che aveva beneficiato della plusvalenza di 1,7 milioni realizzata dalla cessione del ramo d’azienda sicurezza e traffico della controllata IPS Sistemi Programmabili.
L’Ebit passa da -3 milioni a -6,9 milioni del primo semestre 2017, riflettendo l’andamento del margine operativo lordo e la flessione dei ricavi.
L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 7 milioni, più che raddoppiata rispetto al deficit di 2,8 milioni nel primo semestre 2016. L’andamento deriva dall’influenza del carico fiscale operante sulle diverse realtà del gruppo.
Al 30 giugno 2017 il gruppo evidenzia un indebitamento finanziario netto pari a 6,1 milioni, in aumento di 3,6 milione rispetto a fine dicembre 2016. Va qui ricordato che la maggior parte della generazione di flussi di cassa operativi avviene storicamente nella seconda metà dell’anno, per effetto in particolare della diversa distribuzione del fatturato tra i semestri, e in questo esercizio l’effetto sarà ancora più evidente.
Commento
Il semestre appena concluso è stato un semestre anomalo influenzato da una domanda stagnante che già da fine 2016 ha influenzato i primi mesi dell’anno corrente facendo sì che alcuni clienti tradizionali generassero dei risultati sia inferiori alle aspettative e sia rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
A partire da giugno il trend dell’ordinato è ritornato a crescere in maniera importante facendo si che il valore degli ordini da evadere superi di oltre il 25% quello esistente alla fine di giugno dello scorso anno. Il perdurare di questo andamento degli ordini, permette di guardare con fiducia alla fine dell’anno in corso. Questo trend permetterà inoltre di iniziare il 2018 con un livello di ordini superiore a quanto registrato a fine 2016.
Il mercato dell’IoT secondo tutti gli analisti risulta uno dei mercati più promettenti in termini di crescite attese e per i valori economici che si andranno a sviluppare. Tali affermazioni, nel caso di Eurotech, sono state confermate visto che il numero delle opportunità, per valore, su cui il gruppo sta lavorando è raddoppiato negli ultimi 6 mesi.
Quello che invece Eurotech osserva è che il passaggio dalla fase di POC (Proof of Concept) alla fase di produzione su larga scala richiede tempi più lunghi del previsto vista la complessità della trasformazione digitale che le imprese devono intraprendere.