Chiusura contrastata per le Borse del Vecchio Continente nel giorno della Bce. Il focus degli investitori si è concentrato sulle parole di Draghi, che ha mantenuto invariata la propria politica monetaria, confermando il programma di acquisti di obbligazioni da 60 miliardi al mese e la possibilità di estendere il Quantitative Easing in termini di quantità e durata. Nessun annuncio sul tapering, su cui si discuterà nella riunione del 25 e 26 ottobre.
Il Ftse Mib chiude a 21.722,51 punti (-0,4%). L’indice ingegneria e Impiantistica Italia è a 522,29 punti (-0,4%), mentre quello europeo è a 771,4 punti (+0,2%).
Per quanto riguarda i titoli del comparto, poche le news. Le big cap si muovono in ordine opposto. Leonardo cede 1,2% in scia anche alla notizia che la maxi gata Usa per gli aerei addestratori probabilmente slitterà al 2018. Bene Prysmian che cresce dello 0,6% a 26,83 euro
Tra le mid cap spicca Salini Impregilo che cresce del 1,2 per cento. Bene anche Astaldi che sale dello 0,8% a 5,85 euro. Trevi flette dello 0,7% e Fincantieri del 2,1 per cento a 1 euro, probabile pull back dopo la performance dei giorni precedenti.