Apertura poco mossa per le borse europee, all’indomani della riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano (+0,1%) scambia poco sopra la parità, mentre viaggiano in lieve territorio negativo il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) e il Ca 40 di Parigi (-0,2%).
Il meeting della Bce di ieri non ha riservato particolari sorprese, con il costo del denaro che è stato mantenuto invariato in linea alle attese e l’impegno a estendere il Qe se necessario confermato. Riviste al rialzo, invece, le previsioni sulla crescita del Pil 2017, mentre nella conferenza stampa post riunione il presidente Mario Draghi ha dichiarato che il tema del tapering verrà discusso nel prossimo appuntamento del 25 e 26 ottobre.
Intanto l’euro si è impennato nei confronti del dollaro, riportando nuovamente il cambio tra le due valute sui massimi di inizio 2015 a 1,208. Biglietto verde che si indebolisce anche nei confronti dello yen (USD/JPY a 107,8), penalizzato dalle tensioni tra Usa e Corea del Nord con Trump che non ha escluso un intervento militare. Preoccupa inoltre l’arrivo in Florida dell’uragano Irma, dopo che i danni provocati da Harvey potrebbero essere stati maggiori del previsto.
Tra le materie prime, invece, l’oro approfitta della debolezza della moneta americana, superando di slancio la soglia psicologica di 1.350 dollari l’oncia. Poco mosso il petrolio all’indomani della pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte Usa, con il Brent (+0,4%) a 54,7 dollari e il Wti (-0,1%) a 49,1 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,9 per cento.
Tornando a Piazza Affari, spicca in avvio STM (+1,6%), prossima a rimpiazzare Nokia nel Cac 40 a partire dal 18 settembre. Tra i finanziari, in rimonta EXOR (+1%), mentre FINECO (+0,6%) beneficia dei dati positivi sulla raccolta di agosto diffusi ieri.
In lieve territorio positivo GENERALI (+0,3%) che entro fine mese potrebbe annunciare la cessione della sua controllata olandese, un’operazione che dovrebbe fruttare circa 300 milioni. Ancora debole, invece, FERRARI (-0,3%) dopo il tonfo di quasi sette punti percentuali di ieri, mentre scivola in fondo al paniere principale MEDIASET (-0,8%).
Poco mossa, infine, FCA (+0,2%). Ieri il Ceo di Volkswagen Martthias Mueller ha dichiarato che l’ipotesi di una fusione tra le due società è solo speculazione.