Snam – Gasdotto Tap già realizzato al 50%

L’infrastruttura che trasporterà annualmente in Europa 8 miliardi di metri cubi di gas proveniente dal Mar Caspio, precisamente dal campo Shah Deniz II in Azerbaigian, è ormai a più del 50% della sua realizzazione a quasi 16 mesi dall’inizio dei lavori. Il calcolo, aggiornato all’inizio di settembre, include l’ingegneria, l’approvvigionamento dei materiali e la costruzione vera e propria.

Ad oggi sono state effettuate più di 16 milioni di ore di lavoro e percorsi approssimativamente circa 43 milioni di chilometri senza nessun incidente significativo. Le aziende contrattiste di Trans Adriatic Pipeline (TAP) hanno preparato circa il 70% del percorso del gasdotto in Grecia e Albania (539 km su 765 km), e oltre il 45% dei tubi in acciaio saldati sono già stati installati e le trincee riempite. Inoltre, circa il 95% dei 55.000 tubi necessari alla costruzione del gasdotto sono stati consegnati in Grecia, Albania e Italia.

I vertici di Tap sottolineano che i lavori del TAP continuano a progredire rispettando i tempi e i costi previsti, con il primo gas che dovrebbe arrivare in Italia da Shah Deniz II nel 2020.

L’azionariato del consorzio TAP è così composto: la britannica BP, l’azera SOCAR e l’italiana Snam hanno una quota del 20% ciascuna, la belga Fluxys con il 19%, la spagnola Enagás con il 16% e l’elvetica Axpo con il 5 per cento. L’investimento di Snam per lo sviluppo di questo gasdotto in Italia è stimato in circa 100 milioni entro il 2018 e in 1,5-1,7 miliardi nel biennio 2019-2020.