A Piazza Affari, il Ftse Italia Media chiude la settimana dal 4 all’8 settembre in frazionale rialzo dello 0,2%, sovraperformando sia il Ftse Mib (-0,4%) sia il corrispondente indice europeo Stoxx TMI Media (-1,1%).
La scorsa ottava è stata caratterizzata principalmente dalla riunione della Bce, da cui non sono emerse grosse novità. Il Consiglio direttivo della Bce non ha rivisto le proprie scelte monetarie, rimandando ogni discussione sul tapering a ottobre, confermando per il momento il Quantitative easing.
La Big Mediaset con il -2-2% di venerdì ha annullato i rialzi delle sedute precedenti, portando la variazione settimanale a -0,5%. Secondo fonti di stampa Vivendi starebbero cercando una tregua con l’Agcom in vista di una più complessa intesa su Mediaset e Telecom. I francesi sarebbero disposti a trasferire in un blind trust il 20% della società del Biscione, scendendo così sotto il 10 per cento.
Divergente la variazione settimanale per le due Mid Cap con Cairo Communication che nella settimana ha guadagnato complessivamente il 4,6 per cento. Venerdì il CdA ha approvato i risultati del primo semestre 2017 che, considerando l’intero perimetro del gruppo, presentano ricavi lordi per 633 milioni (133,5 milioni nel 2016), l’Ebitda, l’Ebit ed il risultato netto di pertinenza sono pari rispettivamente a 85,2 milioni, 53,2 milioni e circa 20 milioni (rispettivamente 7,9 milioni, 3,1 milioni ed 4,1 milioni nel 2016). A perimetro omogeneo (editoria periodici Cairo Editore, editoria televisiva La7, concessionarie di pubblicità, operatore di rete e Il Trovatore), i ricavi cifrano in 128,6 milioni (133,5 milioni del 2016), l’Ebitda, l’Ebit ed il risultato netto di pertinenza sono pari rispettivamente a 11,7 milioni, 5,3 milioni ed 3,7 milioni (rispettivamente 7,9 milioni, 3,1 milioni ed 4,1 milioni nel 2016). Settimana all’insegna della lettera invece per Rcs Mediagroup con un arretramento del 3,7 per cento.
Per le Small Cap nella scorsa ottava è prevalsa la variazione negativa con gli acquisti che hanno colpito in particolare Mondadori, che nonostante il +2,9% di venerdì mostra una variazione settimanale in calo del 2,4 per cento. Un andamento che non ha compromesso la performance messa a segna dal titolo da inizio anno, pari a oltre il 58 per cento.
Si ricorda che lo scorso lunedì, il Sole 24 Ore (-1,6%) ha comunicato i risultati del primo semestre 2017 che mostrano un giro d’affari consolidato in calo del 12,5% a 121 milioni. I margini operativi recepiscono il taglio dei costi diretti e operativi per circa 20 milioni (-19,6%). L’Ebitda negativo sale a circa 33 milioni dai 23 milioni del pari periodo 2016 rideterminato; al netto di oneri non ricorrenti cifra in -9,1 milioni (-14,7 milioni nel 2016). Il deficit operativo passa da 39,7 milioni a 40,3 milioni; al netto di oneri non ricorrenti migliora di 8,3 milioni a -17 milioni. Il risultato delle attività destinate alla dismissione (3,9 milioni) è riferito al ramo formazione ed eventi di cui è prevista la cessione a terzi di una quota inizialmente di minoranza. Il deficit finale segna una riduzione a 45,5 milioni dai circa 50 milioni del primo semestre 2016; escludendo gli oneri non ricorrenti migliora di 8,9 milioni a -14,7 milioni.
Si segnala che venerdì Mondo Tv, che ha chiuso l’ottava in calo dello 0,5% ha annunciato una nuova licenza in Grecia per la seconda stagione di Sissi, attualmente in produzione, e di altri tre programmi della library, con la società Riverdrop. La licenza prevede la concessione dei diritti fino alla fine di agosto 2020. L’accordo è finalizzato alla messa in onda dei programmi licenziati nel migliore slot orario su Smile TV, il principale canale tematico per bambini in Grecia. Oltre al corrispettivo di licenza, il licenziatario si farà carico dei costi per la realizzazione della colonna audio in greco di cui Mondo TV acquisterà la proprietà e quindi i diritti di sfruttamento.
Infine, si fa presente che è stato prorogato al 18 settembre il periodo dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Chiara Finanziaria su Caltagirone Editore (-2,3%) finalizzata al delisting. A mercati chiusi, Chiara finanziaria ha comunicato di avere incrementato da 1 a 1,22 euro per azione il corrispettivo.