Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un ribasso del 2,8% e sotto-performando di circa due punti percentuali l’indice europeo (-0,9%), risentendo anche del rosso sul comparto bancario (-2,5%) e facendo nettamente peggio del Ftse Mib (-0,4%).
Le prese di beneficio sul settore creditizio penalizzano in particolare i titoli del risparmio gestito, con cali generalizzati compresi tra l’1% e il 3,5%, con le sole eccezioni di Banca Mediolanum (-0,4%) e Anima (+0,8%). Gli investitori non hanno tenuto del tutto conto dei buoni dati riportati sul fronte della raccolta ad agosto, un mese caratterizzato solitamente da forte stagionalità.
I realizzi si abbattono su Exor (-5,3%) dopo la performance positiva della settimana precedente in seguito ai buoni risultati semestrali riportati. Il titolo ha subito anche gli effetti delle performance negative delle sue controllate quotate.
Tra le Mid Cap altra settimana di vendite su Banca Intermobiliare (-2,2%) che riflette l’incertezza connessa ai tempi e al prezzo di vendita, anche se la controllante Veneto Banca ha precisato che la cessione dovrebbe avvenire entro fine settembre, con i fondi Attestor Capital e Brm Barents rimasti in corsa.
Riesce sostanzialmente a tenere Banca Ifis (-0,3%) dopo che l’Ad Giovanni Bossi ha dichiarato che la società punta a raggiungere i 170/180 milioni di ricavi nel 2017, nonché a effettuare possibili acquisizioni nel caso si presentassero delle opportunità.
Bene DeA Capital (+0,8%) dopo aver realizzato, nel primo semestre 2017, un utile netto più che triplicato a 22 milioni.