Inizio di ottava all’insegna degli acquisti per l’azionario europee, che si allineano alla buona intonazione dell’equity a livello globale in un clima di ritornata propensione al rischio grazie all’attenuarsi dei timori sulla crisi nordcoreana e sull’uragano Irma in Usa. A Milano il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni in rialzo dell’1,6%, superando di slancio la soglia dei 22 mila punti grazie soprattutto agli acquisti sui finanziari.
Meno brillante il settore dell’auto a livello europeo, reduce da una settimana positiva e parzialmente frenato dalla notizia di venerdì scorso di una possibile multa da 5 miliardi in Francia a Psa per il Dieselgate. L’indice europeo ha segnato un +0,5% mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un +1,3%.
Tra i titoli del comparto, in rimonta Ferrari (+2%), dopo il tonfo della scorsa ottava. Bene anche Cnh (+2%), con Equita che ha confermato il giudizio buy sul titolo ritenendo che la recente operazione di buy back di titoli obbligazionari e la contemporanea emissione di un nuovo bond aumenti la visibilità sulla riduzione degli oneri finanziari.
In rialzo Brembo (+1,9%), mentre resta più indietro Fca (+0,7%), finita nel mirino delle autorità francesi, insieme a Volkswagen e Renault, dopo Psa.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, ancora in forte rialzo Sogefi (+7,6%) che porta la propria performance delle ultime cinque sedute al +16,2% e sui massimi di fine giugno a 4,97 euro. Il titolo potrebbe aver beneficiato anche delle valutazioni circolate sulla società di componentistica Magneti Marelli, controllata da Fca e prossima allo scorporo, che potrebbe indurre gli analisti a rivedere al rialzo il prezzo di Sogefi.