Sensibile riduzione dell’indebitamento finanziario netto a 3,3 milioni, dai 9 milioni di un anno prima, per il gruppo Frendy Energy, ma soffrono i principali indicatori economici nel primo semestre 2017. Il valore della produzione registra, infatti, un calo su base annua del 18% a 1,2 milioni, a causa della bassa piovosità e della cessione di alcune centrali. Sul fronte dei margini, l’Ebitda si ferma a 0,6 milioni (1,3 milioni nel pari periodo 2016), mentre l’Ebit segna una perdita di 18 mila euro, rispetto all’utile di 280 mila del 2016. La perdita netta di pertinenza cifra in 208 mila euro, rispetto al risultato positivo di 19 mila euro di fine giugno 2016.
Nella prima metà del 2017 il gruppo Frendy Energy, attivo nella produzione di energia elettrica attraverso impianti mini-hydro, riporta un valore della produzione diminuito del 18% a 1,2 milioni, a causa della cessione di alcune centrali, ma soprattutto per la bassa piovosità che ha caratterizzato il periodo, con cali a livello nazionale dal 15% al 60% rispetto all’anno precedente.
Nel periodo il gruppo ha proceduto con l’installazione di 3 impianti, la cui imminente entrata in esercizio, una volta allacciati alla rete Enel, darà un contributo economico significativo.
La contrazione dei ricavi si riflette sui margini reddituali, con l’Ebitda in diminuzione del 24% a 0,6 milioni, pur in presenza del calo dei costi operativi (-3,5% a 616 mila euro), con una marginalità comunque pari a oltre il 49 per cento. L’Ebit, invece, si tinge di rosso per 18 mila (utile per 280 mila a fine giugno 2016), dopo ammortamenti pari a 0,6 milioni (-14%).
Il risultato di pertinenza del gruppo rileva, infine, a una perdita netta di 208 mila euro, rispetto all’utile netto pari a 19 mila euro di fine giugno 2016.
In sensibile miglioramento l’indebitamento finanziario netto a 3,3 milioni, dai 9 milioni del pari periodo 2016, ed è inclusivo di 3,6 milioni relativi al residuo debito del Frendy Bond Up 2013-2018.
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