Media – Denaro su Cairo (+3,5%) e Rcs Media Group (+3,2%)

Tonico l’avvio di settimana del Ftse Italia Media ha chiuso la sessione con un guadagno dell’1,2%, al pari del corrispondente indice di comparto europeo e in linea con l’andamento euforico delle borse europee.

Ieri, i listini del Vecchio Continente hanno beneficiato dell’attenuarsi delle preoccupazioni legate alla Corea del Nord e del declassamento dell’uragano Irma. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dell’1,6%, balzando a oltre 22 mila punti. Ampi progressi anche per il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,9%). Più moderata la performance di Londra con il Ftse 100 in rialzo dello 0,5 per cento.

Mediaset ha chiuso in moderato rialzo dello 0,8% a 3,09 euro. Venerdì Vivendi ha inviato all’Agcom la nuova proposta in merito alla partecipazione in Mediaset o Telecom, che verrà esaminata il prossimo mercoledì dal consiglio dall’Autorità.

Giornata all’insegna degli acquisti in particolare per Cairo Communication (+3,5% a 4,20 euro), ancora in scia ai risultati del primo semestre approvati lo scorso venerdì. Il gruppo editoriale ha conseguito ricavi lordi consolidati per 621 milioni, inclusi i risultati di Rcs entrata nel gruppo dal 1° settembre 2016. L’Ebitda cifra in 85 milioni e l’Ebit in 53 milioni. L’utile netto si attesta a 20 milioni, grazie soprattutto al consolidamento di Rcs, tornata in utile dopo nove anni. Escludendo l’impatto di Rcs, i ricavi lordi del gruppo sarebbero pari a circa 129 milioni (-4% rispetto al pari periodo 2016), l’Ebitda a 11,7 milioni (7,9 milioni nel 2016), l’Ebit a 5,3 milioni (3,1 milioni nel 2016) e l’utile netto a 3,7 milioni (4,1 milioni nel 2016). Ben comprata anche Rcs Mediagroup (+3,2% a 1,27 euro).

Tra le Small Cap si evidenzia la seduta positiva di Gedi Gruppo Editoriale  (+4,9% a 0,76 euro). Si segnala inoltre il guadagno di Caltagirone Editore (+4% a 1,34 euro) che supera il prezzo d’Opa volontaria totalitaria rilanciato da 1 a 1,22 euro da Chiara Finanziaria, dopo che la stessa ha esteso il periodo fino al 18 settembre.