Apertura in territorio positivo per le borse europee, reduci da una seduta all’insegna degli acquisti in linea all’azionario a livello globale, in un clima che ha visto l’attenuarsi delle tensioni in Corea del Nord e delle preoccupazioni per l’uragano Irma in Usa.
Intorno alle 9:15, il Ftse Mib di Milano scambia in frazionale rialzo (+0,2%), mantenendosi ben oltre la soglia dei 22 mila punti con Saipem e Fincantieri ancora in rialzo. Bene anche il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità l’inasprimento delle sanzioni alla Corea del Nord, in risposta all’ultimo test nucleare effettuato da Pyongyang. La misura prevede un tetto a due milioni di barili all’anno di esportazioni verso il Paese asiatico di prodotti raffinati a partire dal prossimo gennaio della durata di un anno, un tetto ai livelli attuali delle esportazioni di greggio dirette in Corea del Nord, e il divieto, che scatterà fra tre mesi, di esportazioni di prodotti tessili nord coreani.
Intanto tra le valute, leggero rimbalzo dell’euro/dollaro a 1,197 dopo essere sceso fino a 1,195, mentre continua la risalita del cambio dollaro/yen a 109,5. Tra le materie prime, ancora in ribasso l’oro, tornato in area 1.325 dollari l’oncia dopo aver superato la settimana scorsa la soglia di 1.350 dollari.
Poco mosso, invece, il petrolio con il Brent a 53,8 dollari e il Wti a 48,1 dollari, in attesa della pubblicazione del rapporto mensile da parte dell’Opec.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,97 per cento.
Tornando a Piazza Affari, ben intonati in avvio i bancari BANCO BPM (+1,3%), UBI (+1,3%) e BPER (+0,9%). Ancora in rialzo SAIPEM (+1,2%) e BUZZI (+1%), dopo la buona performance di ieri in scia ai giudizi positivi espressi rispettivamente da Hsbc e Barclays sui due titoli.
Parziali prese di profitto, invece, su UNIPOL (-0,8%) dopo il rally di ieri, mentre scivola in fondo al Ftse Mib LUXOTTICA (-1%) la cui fusione con la francese Essilor che, secondo alcune indiscrezioni, preoccuperebbe l’Antitrust.
Fuori dal paniere principale, in evidenza FINCANTIERI (+3,8%) che scommette sul raggiungimento di un accordo con la Francia entro fine settembre sulla questione Stx.