Nei prossimo giorni l’esecutivo di Atene selezionerà tra le sei manifestazioni d’interesse per acquisire la quota di maggioranza della greca Desfa, controllata dal governo ellenico e attiva nel settore del trasporto del gas. Ricordiamo che il 24 luglio è scaduto il termine per inviare le offerte, a cui è seguita la compilazione della short list di soggetti che accederanno alla fase successiva della procedura con l’apertura della data room, per poi eventualmente sottoscrivere un’offerta vincolante.
Le sei proposte d’acquisto presentate al governo sono quelle di: Macquarie Infrastructure and Real Assets; un consorzio formato da Snam, la belga Fluxys, l’olandese Gasunie e la spagnola Enagas; la società di Stato rumena Transgaz insieme con la francese GRTgaz; la spagnola Regasificadora del Noroeste; la statunitense Utility Services; Powerglobe del Qatar. L’acquirente dovrà poi stringere un patto parasociale con l’esecutivo ellenico che rimarrà con il 34% del capitale di Desfa.
Secondo un’indiscrezione riportata da Reuters, l’Agenzia nazionale per le privatizzazioni (HRADF) si è riunita ieri, ma non è riuscita a selezionare gli investitori che hanno ottenuto il diritto a presentare un’offerta vincolante. L’organo decisionale dell’Agenzia greca in esame ha chiesto ulteriori chiarimenti e una decisione verrà presa nei prossimi giorni.
Ricordiamo che la vendita del 66% di Desfa deve essere conclusa entro l’anno per essere in linea con il programma di privatizzazioni imposto dai creditori all’esecutivo di Atene, nell’ambito del programma di bailout.