Il mancato superamento della resistenza statica posta a 4,236 euro, accompagnato dalla prese di beneficio che hanno investito il settore utility in Italia, hanno spinto indietro le quotazioni dei titoli del colosso del trasporto e dello stoccaggio del gas che sono così non lontane da 4,10 euro. Si tratta di un’area da cui, attualmente passa la trend line che ha sostenuto il rialzo dei corsi di Snam dal minimo relativo intraday dello scorso 7 luglio a quota 3,792 euro.
La tenuta di questa linea di tendenza potrebbe quindi favorire un recupero delle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Marco Alverà in direzione della prima significativa resistenza individuabile a 4,178 euro, al di sopra del quale il successivo livello da monitorare è la sopracitata resistenza a 4,236 euro. Il superamento di questo ostacolo, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un adeguato incremento dei volumi, potrebbe favorire un primo allungo in direzione di quota 4,284 euro, con obiettivo di questo movimento posto a 4,338 euro, che rappresenta il massimo del 2017.
Lo scenario positivo appena delineato potrebbe essere messo a rischio, invece, dall’eventuale cedimento della sopracitata trend line ascendente, confermato dalla rottura al ribasso del supporto statico posizionato a 4,068 euro, rappresenterebbe per Snam un segnale di debolezza, con i corsi che potrebbero scivolare rapidamente verso il successivo supporto a quota 4,008 euro. La mancata tenuta di questo livello potrebbe rafforzare la pressione dei venditori con un primo obiettivo ribassista di breve termine individuabile a 3,962 euro e un secondo a quota 3,88 euro.
Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 18 analisti fondamentali, è pari a 4,29 euro e quindi superiore del 4,4% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Snam è del +5% per cento.
Quotazione di riferimento 4,11 euro
+1,7% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 4,178 euro;
+3,1% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 4,236 euro;
+4,2% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 4,284 euro;
+5,5% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 4,338 euro.
-1,0% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 4,068 euro;
-2,5% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 4,008 euro;
-3,6% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 3,962 euro;
-5,1% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 3,90 euro.