Carige si appresta a voltare pagina rispetto al passato, a cominciare dalla riduzione della zavorra rappresentata da un livello di sofferenze soffocante e dal miglioramento del cost/income ratio, a un valore oramai insostenibile.
Su questi due punti insiste l’azione del management che prevede una riduzione dello stock di npe del 54% già a fine 2018 e del 58% al 2020, mentre il taglio dei costi operativi sarà del 23% al 2018 per portare a un aumento della produttività del 48% a fine piano.
Questo miglioramento sarà reso possibile da un rafforzamento patrimoniale di 1 miliardo complessivo, derivante dalla somma dei 560 milioni dell’aumento di capitale più 480 milioni che saranno incassati dalle cessioni e saranno l’effetto di un’operazione di liability management che prevede un’offerta di titoli senior, che hanno maggiore valore, al posto dei subordinati in circolazione.
Nella tabella seguente riportiamo i principali target del piano.