Mercati – Europa poco mossa dopo dati Usa, giù Londra in scia alla BoE

Prosegue senza scossoni la seduta delle borse continentali, dopo i dati sopra le attese sull’inflazione americana e l’avvio in ribasso di Wall Street. Intorno alle 15:45 il Ftse Mib (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%) scambiano intorno alla parità, il Dax di Francoforte cede lo 0,2%, l’Ibex 35 di Madrid è a -0,4% mentre il Ftse 100 di Londra lascia sul campo lo 0,9% penalizzato dal rafforzamento della sterlina.

La divisa britannica risente delle osservazioni rilasciate dalla Bank of England a conclusione della riunione odierna. La banca centrale infatti ha ipotizzato un restringimento della politica monetaria e delle misure di stimolo nei prossimi mesi, spingendo il cambio sterlina/dollaro a 1,336.

Stabile, invece, l’euro/dollaro in area 1,188 dopo i dati sopra le attese sull’inflazione degli Stati Uniti. Lo scorso mese, infatti, l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un +0,4% su base mensile (+0,3% il consensus), rispetto al +0,1% di luglio, e un +1,9% su base annuale (+1,8% il consensus), rispetto al +1,7% della rilevazione precedente. Il tutto a una settimana dalla riunione del Fomc, con gli operatori che attendono indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria dell’istituto centrale.

Tra le materie prime, la risalita del biglietto verde ha appesantito l’oro, stabile in area 1.324 dollari. Prosegue invece la rimonta avviata ieri pomeriggio dal petrolio, con il Wti che tocca nuovamente la soglia dei 50 dollari al barile. A sostenere le quotazioni del greggio contribuiscono le previsioni di un surplus globale in diminuzione, grazie alle stime di crescita della domanda americana e alla contemporanea riduzione della produzione dei Paesi Opec e non Opec.

Nel comparto del reddito fisso il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco resta poco mosso in area 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve rialzo al 2,05 per cento.

Sul listino principale di Piazza Affari FCA resta in rialzo dell’1,7%, beneficiando in parte dei dati sulle immatricolazioni ma soprattutto delle indiscrezioni secondo cui lo spin-off di Magneti Marelli potrebbe avvenire nel primo trimestre del 2018, prima della presentazione del nuovo piano, con una valutazione vicina a 5 miliardi.

Bene anche ATLANTIA (+1,4%), YNAP (+1,1%) e INTESA (+0,8%). Acquisti sui petroliferi ENI (+0,7%), TENARIS (+0,6%) e SAIPEM (+0,5%), oltre che su A2A (+0,7%) fra le utilities.

Passa in negativo invece MEDIASET (-1%) ancora debole dopo il tonfo del 5% di ieri. Intanto, Vivendi ha presentato all’Agcom il piano in base al quale trasferirà a un trust indipendente quote detenute in Mediaset pari circa ad almeno il 19,19% delle azioni in circolazione e al 19,95% dei diritti di voto.

Consob, invece, ritiene che la partecipazione del colosso francese in TELECOM ITALIA (-0,3%) debba essere qualificata di fatto come una partecipazione di controllo. In fondo al listino, infine, scivolano BPER (-1,3%) e UNIPOLSAI (-1,4%).