Mercati – Milano prudente con gli eurolistini, attesa per BoE e dati Usa

Mattinata cauta per le borse europee, in attesa dei dati sull’inflazione Usa di questo pomeriggio da valutare in chiave Fed. Poco prima delle 12:00 il Ftse Mib (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi scambiano intorno alla parità, il Dax di Francoforte cede lo 0,2% mentre l’Ibex 35 di Madrid è più arretrato a -0,7 per cento.

Sul fronte macro, dopo i dati deludenti sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio in Cina, sono stati diffusi i dati di agosto sui prezzi al consumo francesi e italiani, entrambi in linea con le attese. L’attenzione degli operatori sarà comunque focalizzata sull’inflazione Usa, che potrebbe fornire spunti utili per capire le prossime mosse di politica monetaria della banca centrale americana.

Dati sotto le attese potrebbero dare nuova linfa all’euro/dollaro, sceso ieri in area 1,19, e penalizzare il cambio fra biglietto verde e yen, tornato ieri ben sopra la soglia di 110 yen per dollaro. Poco mosso anche il cambio tra sterlina e valuta americana a 1,32, in attesa che si concluda a breve la riunione della Bank of England.

Tra le materie prime, la risalita del biglietto verde ha appesantito l’oro, stabile in area 1.323 dollari. Riprende invece la rimonta avviata ieri pomeriggio dal petrolio, con il Brent a 55,3 dollari e il Wti a 49,6 dollari.

Nel comparto del reddito fisso il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco resta poco mosso in area 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile al 2,04 per cento.

Sul listino principale di Piazza Affari il maggior rialzo spetta ancora a FCA (+1,7%), che beneficia in parte dei dati sulle immatricolazioni ma soprattutto delle indiscrezioni secondo cui lo spin-off di Magneti Marelli potrebbe avvenire nel primo trimestre del 2018, prima della presentazione del nuovo piano, con una valutazione vicina a 5 miliardi.

Bene anche MEDIASET (+1,2%) che tenta un rimbalzo dopo il tonfo del 5% di ieri. Intanto, Vivendi ha presentato all’Agcom il piano in base al quale trasferirà a un trust indipendente quote detenute in Mediaset pari circa ad almeno il 19,19% delle azioni in circolazione e al 19,95% dei diritti di voto.

Consob, invece, ritiene che la partecipazione del colosso francese in TELECOM ITALIA (-0,1%) debba essere qualificata di fatto come una partecipazione di controllo.

Senza direzione i bancari, fra cui scivola BPER (-1,5%), così come le utilities. Acquisti sui petroliferi, mentre scattano parziali prese di profitto su UNIPOL (-1,3%) e UNIPOLSAI (-1%).