Apertura poco sotto la parità per le borse europee, in attesa questo pomeriggio dei dati sull’inflazione Usa in cerca di spunti sulle prossime mosse della Fed. Intorno alle 9:15 a Milano il Ftse Mib arretra dello 0,1% in area 22.220 punti, con Fca in evidenza. In lieve territorio negativo anche il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Sul fronte macro, dopo i dati deludenti sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio in Cina, sono stati diffusi i dati francesi di agosto sui prezzi al consumo, risultati in linea alle attese e alla rilevazione precedente. Attesi in mattinata anche gli indici sui prezzi al consumo in Italia, ma l’attenzione degli operatori sarà concentrata soprattutto sull’inflazione Usa in uscita nel pomeriggio.
Intanto il dollaro mantiene i guadagni di ieri nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro sceso sotto quota 1,19 a 1,188 e il dollaro/yen in area 110,5. Poco mosso anche il cambio sterlina/dollaro a 1,321, in attesa della riunione della Bank of England in programma oggi.
Tra le materie prime, la risalita del biglietto verde ha appesantito l’oro, in flessione a 1.320 dollari l’oncia. In lieve ribasso il petrolio dopo i guadagni di ieri, con il Brent (-0,4%) a 55 dollari e il Wti (-0,2%) a 49,2 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco riparte in area 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,04 per cento.
Tornando a Piazza Affari, acquisti in avvio su FCA (+1,6%), che ad agosto ha segnato un +9,8% delle immatricolazioni in Europa rispetto al +5,5% del mercato. Bene anche YNAP (+1,2%), mentre tenta un timido rimbalzo MEDIASET (+0,4%) dopo il tonfo di ieri.
Intanto, Vivendi ha presentato all’Agcom il piano in base al quale trasferirà a un soggetto professionale indipendente una quota del 19,19% di azioni del Biscione, con l’Autorità che ha deciso di rinviare la valutazione al termine dei 12 mesi concessi al Gruppo. Consob, invece, ritiene che la partecipazione del colosso francese in TELECOM ITALIA (-0,1%) debba essere qualificata di fatto come una partecipazione di controllo.
Bene i petroliferi SAIPEM (+0,5%) ed ENI (+0,4%), mentre scattano parziali prese di profitto su UNIPOL (-1,1%) dopo i rialzi delle scorse sedute.
Fuori dal paniere principale, vola LANDI RENZO (+8,9%), che ha approvato ieri il nuovo piano strategico 2018-2022.