Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la seduta di ieri poco invariato, sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,2%) e con il Ftse Mib (invariato).
Il listino italiano ha chiuso quasi invariato come gli altri indici europei, in un’altra sessione di contrattazioni povera di spunti significativi. L’agenda macro non ha riservato grosse sorprese, in attesa dei dati sull’inflazione americana di oggi che verranno seguiti con particolare attenzione, in vista della riunione della Fed in programma mercoledì prossimo. Da segnalare il recupero del dollaro, che riporta il cambio con l’euro in area 1,19, e del petrolio, nonostante i dati peggiori delle attese sulle scorte americane.
Per quanto riguarda il comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia la seduta a +0,1%, mentre la mid cap Reply termina in flessione dell’1,1 per cento. Gli azionisti intanto hanno approvato la proposta di frazionamento delle 9.352.857 azioni ordinarie in circolazione, da nominale 0,52 euro ciascuna, in 37.411.428 azioni ordinarie di nuova emissione, da nominale 0,13 euro ciascuna, con assegnazione di 4 azioni di nuova emissione in sostituzione di ogni azione ordinaria in circolazione.
Fra le small cap avanza Best Union (+5,2%) mentre arretra Digital Bros (-5,2%) dopo i conti che hanno evidenziato una contrazione dei margini operativi nel quarto trimestre 2016-2017.
In progresso dello 0,2% Sesa, che ha archiviato il primo trimestre dell’anno fiscale al 30 aprile 2018 con un miglioramento dei principali indicatori economici e finanziari.
In calo, infine, la tlc Telecom Italia che chiude a -0,8 per cento. Intanto Tim ha siglato un memorandum d’intesa con Utilitalia per accelerare i tempi di sviluppo delle reti a fibre ottiche.