Utility – Ancora prese di beneficio sul settore (-0,7%), in controtendenza A2A (+0,3%)

Dopo aver raggiunto nell’avvio della seduta di martedì il nuovo massimo storico a 28.864,3 punti, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha concluso due sedute consecutive con il segno meno. In particolare, nella giornata di ieri l’indice dei titoli tricolori del comparto utility e delle rinnovabili ha concluso le contrattazioni in flessione dello 0,7%, registrando così una performance inferiore a quella del principale paniere di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (inv.), ma analoga a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities. Sull’andamento odierno del Ftse Italia Servizi Pubblici potrebbero aver pesato, insieme alle prese di beneficio, anche il rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato italiani lungo tutta la curva.

Con la sola esclusione di A2A (+0,3%), tutte le Big e Mid Cap hanno portato a casa ieri una variazione giornaliera negativa delle quotazioni. Alle spalle dei titoli della multi-utility lombarda, la migliore performance è stata registrata ieri da Snam (-0,5%). Il colosso di San Donato punta a essere presente nella short list che sarà predisposta a breve dal governo di Atene per la vendita del 66% della greca Desfa. Ricordiamo che la cessione della quota di maggioranza del gruppo che gestisce la rete di trasporto del gas in Grecia deve essere conclusa entro l’anno per essere in linea con il programma di privatizzazioni imposto dai creditori all’esecutivo di Atene, nell’ambito del programma di bailout.

Nell’ambito delle azioni delle società a media capitalizzazione, cioè le Mid Cap, Iren (-0,5%) e Hera (-0,8%) hanno contenuto meglio degli altri titoli le vendite maturate nella giornata borsistica di ieri. Nel caso della multi-utility presieduta da Tomaso Tommasi di Vignano occorre ricordare che domenica la consultazione popolare a Carpi sulle possibili operazioni di aggregazione riguardanti la principale azienda municipalizzata del territorio non ha raggiunto il quorum, pari a 50%, in quanto hanno votato soltanto il 23,7% degli aventi diritto. In pratica, lo scorso 10 settembre i cittadini del Comune dell’Emilia-Romagna sono stati chiamati a decidere se Aimag doveva fondersi o meno con una delle tre seguenti società: Hera, Tea Mantova e Estra/Piacere. E anche se il 97% di chi si è recato alle urne si è detto favorevole a un’operazione di aggregazione, il referendum non è stato convalidato.

Nel segmento delle Small Cap, anche ieri il titolo che ha registrato la migliore performance borsistica della giornata è stato Acsm-Agam (+1,1%), seguito da TerniEnergia (+0,8%). Ha prevalso, invece, la lettera per Gruppo Waste Italia (-2,3%).