Il gruppo, attivo nel settore della tecnologia del controllo numerico e dei sistemi integrati per il calcolo, la scansione e la fresatura di forme complesse, ha chiuso il primo semestre 2017 con risultati in flessione, penalizzati sopratutto dal trasferimento delle attività nel nuovo trasferimento di Forlì.
Nel dettaglio, i ricavi sono diminuiti di circa il 36% su base annua a 17,3 milioni. A livello delle singole divisioni, il fatturato della meccanica si è circa dimezzato a 9,7 milioni, quello della divisone elettronica si è mantenuto sostanzialmente stabile a 1,7 milioni, mentre le vendite della divisione Service hanno segnato una flessione di circa il 9% a 6 milioni.
Dinamiche che hanno pesato sulla gestione operativa, con l’Ebitda che si è attestato a -2,2 milioni, rispetto ai 2,3 milioni del primo semestre 2016. In rosso per 2,7 milioni anche l’Ebit, rispetto a un risultato positivo per 1,8 milioni nel pari periodo dello scorso esercizio.
Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 2,7 milioni, contro un risultato positivo per 1,2 milioni nei primi sei mesi del 2016. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è aumentato di circa 2,1 milioni a 9,5 milioni, per effetto dell’aumento del capitale circolante e del debito per finanziare la costruzione del nuovo impianto di Forlì.