Il Gruppo Tamburi, nel primo semestre 2017, ha realizzato ricavi da advisory per 3,8 milioni (+63% rispetto allo stesso periodo 2016). In forte rialzo l’utile netto, che ha raggiunto a 53,7 milioni (14,5 milioni nel primo semestre 2016), grazie soprattutto alla plusvalenza da 29 milioni legata alla cessione della partecipazione in Amplifon e quella da 21 milioni derivante dalla vendita di azioni Prysmian.
La merchant bank milanese, nei primi sei mesi del 2017, ha riportato ricavi consolidati pari a 3,8 milioni (+63% rispetto al primo semestre 2016), grazie all’ottima performance dell’attività di consulenza.
Il risultato operativo, negativo per 8,2 milioni, sconta l’aumento dei costi del personale, saliti a 10,8 milioni dai 4,4 milioni dei primi sei mesi del 2016. Incremento ascrivibile ai maggiori compensi riconosciuti sui risultati raggiunti.
L’utile netto si è attestato a 53,7 milioni (14,5 milioni nel periodo di confronto), il migliore di sempre. Una dinamica che beneficia 29,2 milioni derivanti dalla plusvalenza sulla cessione di azioni Amplifon e di quella da 20,1 milioni generata dalla vendita di azioni Prysmian dalla collegata Clubtre. Le dismissioni hanno riguardato circa un terzo delle partecipazioni detenute in tali società.
Nel primi sei mesi dell’anno corrente sono state finalizzate importanti operazioni, tra cui la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Digital Magics e quella da 37 milioni alla ricapitalizzazione di Alpitour tramite il veicolo Asset Italia 1.
L’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2017, scende a 123 milioni dai 199,2 milioni di fine dicembre 2016. Il patrimonio netto è salito a 542,7 milioni rispetto ai 437,1 milioni a fine 2016.
Si segnala, infine, che tutte le partecipazioni detenute nelle start up operanti nel digitale e nell’innovazione saranno concentrate in StarTip una società costituita ad hoc. A sostegno del progetto saranno investiti, nei prossimi anni, fino a 100 milioni.