Terza seduta consecutiva conclusa con il segno meno davanti per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,5%) che ha così registrato una performance giornaliera inferiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,2%), ma superiore a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,9%). A condizionare ancora una volta l’andamento dei titoli del settore utility e delle rinnovabili sui listini del vecchio Continente ha contribuito il rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato di tutti i Paesi europei, e in particolare di Italia e Spagna.
Nel segmento delle Big Cap, anche ieri A2A (+1,2%) ha registrato il miglior risultato borsistico in assenza di notizie societarie significative. Con questo rialzo, le quotazioni della multi-utility lombarda sono ritornate a contatto della soglia di 1,50 euro, un livello che non vedevano dalla fine di giugno. Seduta da dimenticare, invece, per Snam (-1,6%) che è stata colpita da prese di beneficio.
Nell’ambito delle azioni delle società a media capitalizzazione, cioè le Mid Cap, resiste alle vendite soltanto Acea (+0,1%), con gli altri quattro titoli che chiudono tutti in territorio leggermente negativo.
Nel segmento delle Small Cap, la peggiore performance borsistica della giornata di ieri è stata registrata questa volta da Acsm-Agam (-1,3%), dopo due sedute consecutive al rialzo. Praticamente invariata, invece, Alerion Clean Power (+0,1%).