Banche – Forte rialzo (+4,5%), scatto di Banco Bpm (+7,8%) e Ubi (+6,2%)

Il Ftse Italia Banche chiude un’ottava decisamente positiva (+4,5%), in linea all’indice europeo (+3,8%) e sostenendo il Ftse Mib (+2,1%).

Gli investitori continuano a essere fiduciosi sulle prospettive del sistema bancario tricolore, anche in virtù dei notevoli progressi sul fronte della riduzione degli npl, come certificato anche dall’ultimo report di Bankitalia.

Nel Ftse Mib settimana da incorniciare per Banco Bpm (+7,8%) grazie anche ai ‘buy’ di Ubs e Banca Imi con target price rispettivamente a 4 euro e a 3,8 euro. Il titolo beneficia anche della conferma da parte dell’amministratore delegato Giuseppe Castagna sulla prossima cessione di 5 miliardi di npl complessivi e sul fatto che la scelta del nuovo partner nella bancassurance avverrà entro ottobre. La fiducia degli investitori nella banca è testimoniata anche dal successo del collocamento del primo bond Tier2 da 500 milioni, che ha ricevuto ordini per oltre il doppio.

Balzo di Ubi (+6,2%) anche per merito della cconferma del ‘buy’ di Ubs e di Equita Sim con target price rispettivamente a 4,65 euro e a 4,8 euro. Si segnala che la banca lombarda sta accelerando il processo che porterà all’incorporazione delle tre Good Bank.

Forti acquisti anche su Unicredit (+5,4%) con il mercato che continua ad apprezzare riduzione nell’esposizione sui crediti deteriorati portata avanti dall’istituto di piazza Gae Aulenti.

Bene anche Intesa (+3,6%), considerata tra le banche più solide nel panorama italiano ed europeo, e Mediobanca (+3,3%) con il patto di sindacato a cui fa capo oltre il 30% del capitale che si riunirà il prossimo 22 settembre per il rinnovo e da cui ha già deciso di uscire Pirelli, che aveva in mano circa il 2 per cento. Più arretrata, ma comunque positiva Bper (+1,3%), che nelle ultime sedute è stata un po’ frenata dalle incertezze legate alla governance, con in vertici che vorrebbero creare un nucleo stabile di azionisti. La banca modenese punta a incorporare la neoacquisita Cariferrara entro novembre, secondo quanto detto dal Ceo Alessandro Vandelli.

Tra le Mid Cap flette Popolare Sondrio (-0,5%) mentre Credem guadagna il 3%, continuando ad essere considerata tra le banche con le prospettive migliori.

Nello Small Cap arretra Carige (-1%) nella settimana in cui il Ceo Paolo Fiorentino ha illustrato il nuovo piano industriale, che si pone obiettivi ambiziosi. In particolare, il punto centrale del nuovo piano strategico è il rafforzamento patrimoniale da oltre 1 miliardo, da raggiungere tramite un aumento di capitale da 560 milioni (di cui 60 milioni destinati all’Lme) e 480 milioni dalle cessioni degli npl e degli asset non core. È prevista una forte sforbiciata dei costi, con la chiusura di 121 filiali e l’uscita di circa 1.000 dipendenti, con un ritorno all’utile già nel 2018 per 25 milioni. Lo stesso Ad ha riconosciuto che i risultati che si vogliono raggiungere sono sfidanti.

Forte recupero per Creval (+3,8%) dopo il rosso della settimana precedente, mentre indietreggia Banco Desio (-2,5%).