I conti del secondo trimestre 2017 di Esprinet, diffusi venerdì a mercati chiusi, hanno evidenziato un lieve incremento dei ricavi ma una netta riduzione dei margini operativi e dell’utile netto. Risultati negativi che stanno penalizzando il titolo nella seduta odierna. Intorno alle 9.30, infatti, Esprinet mostra un calo del 10% a 5,45 euro.
Nel periodo aprile-giugno 2017 il gruppo ha riportato ricavi per 691,4 milioni, in aumento del 9,8% su base tendenziale. Ciò deriva dal diverso contributo delle Sottogruppo Italia e Iberica. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi sarebbero risultati in flessione dell’8 per cento.
Nel dettaglio, le controllate italiane (Esprinet, V-Valley, EDSlan, Mosaico e Gruppo Celly) hanno registrato 436,0 milioni di ricavi (63,1% del fatturato consolidato) in calo del 6% a/a, mentre quelle iberiche (Esprinet Iberica, Esprinet Portugal, Tapes, Vinzeo Technologies e V-Valley Iberian) hanno realizzato 255,4 milioni di fatturato (36,9% dei ricavi di gruppo), in crescita del 55% a/a (-11% al netto delle aggregazioni di Vinzeo e V-Valley).
In netta flessione l’Ebitda (-30,7%) a 6,4 milioni, con un margine sui ricavi pari allo 0,9% in riduzione di dall’1,5% del secondo trimestre 2016.
A fronte di ammortamenti in lieve aumento (1,3 milioni contro 1,2 milioni del pari periodo 2016) l’Ebit mostra una diminuzione anche maggiore rispetto al margine operativo lordo, riducendosi del 37,1% a 5,1 milioni. In contrazione anche l’incidenza sui ricavi, pari allo 0,7% (1,3% nel trimestre di confronto).
Nel dettaglio, l’Ebit della Sottogruppo Italia è pari a 3,1 milioni (61,8% dell’Ebit consolidato) ed evidenzia un declino del 53% a/a, con un’incidenza sui ricavi ridottasi da 1,7% a 1,4 per cento. Al netto dell’operazione di aggregazione aziendale relativa a Mosaico, in quanto avvenuta a dicembre 2016, l’Ebit della sottogruppo si sarebbe attestato a 2,2 milioni (-67% a/a).
L’Ebit della Sottogruppo Iberica, pari a 1,9 milioni (38,2% dell’Ebit consolidato), riporta una diminuzione del 18% a/a, con un’incidenza sui ricavi che scende da 1% a 0,8 per cento. Escludendo i risultati di Vinzeo Tecnologies e V-Valley Iberian, dato il loro ingresso nel perimetro di consolidamento nel corso del secondo semestre 2016, l’Ebit della sottogruppo sarebbe stato pari a 0,9 milioni, con una riduzione del relativo margine sui ricavi a 0,6 per cento.
L’utile netto consolidato conseguito nel trimestre è pari a 3,5 milioni, in calo del 43,2% su base annua.
L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 30 giugno ammontava a 143,2 milioni, in aumento di 26 milioni rispetto a fine marzo 2017.
Commento
Secondo il management il mercato della distribuzione di tecnologia è sottoposto, in particolare nei paesi in cui il gruppo è presente, ad un anomalo livello di competizione riflessosi sia sui volumi di fatturato che sulle marginalità lorde presso molti clienti “retail” e “corporate” in particolare sui prodotti “PC-based” e periferiche.
A tali fenomeni congiunturali negativi si sommano elementi più specifici legati all’esecuzione del piano di integrazione di EDSLan (networking) ed alla performance inferiore rispetto alle attese di Celly (accessori per telefonia mobile).
Questa situazione sta determinando un rallentamento significativo a livello consolidato del trend di fatturato e di marginalità lorda pianificato a budget per l’intero 2017 malgrado un mix di vendite in generale più favorevole.
Tale dinamica, solo parzialmente compensata da una maggiore disciplina nei costi operativi, è alla base di un ridimensionamento degli obiettivi di redditività per il 2017. A fronte di ricavi pari a 3,2-3,3 miliardi, il gruppo si attende un Ebit compreso tra i 34 ed i 36 milioni.
Alla luce del mutato scenario competitivo il gruppo ha intrapreso un processo di aggiornamento delle assunzioni di piano al fine di verificare i tempi e le modalità per il raggiungimento degli obiettivi attualmente previsti per il 2018.