Scade tra poco più di due ore il termine ultimo dell’OPA totalitaria lanciata dal Gruppo Caltagirone sulla controllata Caltagirone Editore, finalizzata al delisting di quest’ultima e comunque condizionata al raggiungimento di almeno il 90% del capitale.
Il termine era già stato prorogato rispetto a quello iniziale fissato all’8 settembre ed il prezzo rivisto al rialzo a 1,22 euro ad azione, stante la non congruità del precedente di 1 euro sollevata dal secondo grande azionista, il fondo inglese Amber Capital, forte ad oggi del 5,15% del capitale.
Il titolo quota stabilmente sopra il prezzo (rivisto) dell’OPA e questo lascia pensare che il mercato si attenda un’ulteriore revisione della soglia di acquisto.
Tutti i titoli della scuderia del costruttore romano sono comunque sugli scudi: a fronte di un mercato in progresso attorno alle 15 dello 0,6%, il titolo della capogruppo, Caltagirone spa, segna un rialzo di quasi il 2%, ma è soprattutto Cementir (detenuta al 65%), come già sottolineato in mattinata, a macinare un guadagno vicino al 6% con volumi significativi. In correzione l’altra società quotata, Vianini spa (ricordandosi che la quasi omonima Vianini Lavori era stata depennata dal listino il 7 dicembre 2015), con un meno 1,27% sebbene, al netto dal calo odierno, abbia totalizzato da un lunedì con l’altro una performance complessiva superiore al 7%.