I listini europei scambiano in modesto rialzo, in scia ai nuovi record di Wall Street, nella prima seduta di un’ottava che avrà come evento clou la riunione della Federal Reserve, in calendario tra il 19 e il 20 settembre.
Poco dopo le 12:00 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,7% in area 22.380 punti, con Telecom Italia in evidenza. Bene anche il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%).
Le borse continentali mantengono dunque un’intonazione lievemente positiva, in assenza di particolari spunti operativi e in vista di mercoledì, quando la Fed comunicherà le proprie decisioni. Dal presidente Janet Yellen gli investitori attendono soprattutto dei commenti sull’avvio del programma di riduzione del bilancio, oltre che sull’outlook di Pil e inflazione e sugli impatti economici degli uragani Harvey e Irma.
Sul fronte macro, l’Eurostat ha confermato i dati preliminari sui prezzi al consumo dell’Eurozona (+1,5% a/a) mentre in Italia, a luglio, il surplus della bilancia commerciale italiana è salito a 6,56 miliardi, con un incremento tendenziale sia delle esportazioni (+5,1%) sia delle importazioni (+10,5%).
Sul Forex l’euro/dollaro oscilla in area 1,1945, mentre il dollaro/yen resta in prossimità dei massimi da fine luglio a 111,3, in attesa della riunione di giovedì della Bank of Japan e con le elezioni anticipate nel Sol Levante sullo sfondo. Tira il fiato, invece, la sterlina dopo il balzo della scorsa ottava innescato dalla possibilità, annunciata dalla Bank of England, di un rialzo dei tassi nei prossimi mesi. Il cambio sterlina/dollaro viaggia a 1,355, mentre l’euro/sterlina torna sopra 0,88.
Tra le materie prime, l’attenuarsi delle tensioni a livello internazionale e la rimonta del biglietto verde hanno spinto l’oro al ribasso a quota 1.315 dollari l’oncia. Poco mosso il petrolio, con il Brent a 55,6 dollari e il Wti che si mantiene poco sotto i 50 dollari.
Sull’obbligazionario spicca il crollo dei rendimenti dei titoli decennali portoghesi (-29 bp al 2,46%) dopo che Standard & Poor’s ha migliorato il rating sovrano del Paese da ‘BB+’ (investment grade) a ‘BBB-‘ con outlook stabile. In calo anche il tasso del Btp decennale (-4 bp al 2,02%), con lo spread dal Bund in contrazione a 158 punti base.
A Piazza Affari il miglior titolo resta TELECOM ITALIA (+2,7%), con Vivendi che ha presentato la notifica al Governo italiano sul tema del controllo della società, ai fini della normativa sul golden power. Inoltre, si ipotizza la scissione proporzionale di Telecom in due realtà quotate in Borsa e controllate da Vivendi al 23,94%: una Tim della rete, in cui confluirebbero anche Sparkle e Telsi (le due società oggetto dell’esame per il golden power), e una Tim servizi. A questo punto la quota di controllo di Tim della rete sarebbe rilevata dalla Cdp.
Acquisti sui bancari, tra cui rimbalza BPER (+2,1%). Bene anche BANCO BPM (+1,3%), dopo che l’Ad Giuseppe Castagna ha dichiarato che la scelta del nuovo partner nella bancassurance avverrà entro ottobre e ha confermato i tempi di vendita nei prossimi mesi dei portafogli di npl per 5 miliardi.
Ben intonati FCA (+1,9%), YNAP (+1,8%) e SAIPEM (+1,7%), con Rosneft che ha comunicato venerdì di aver commissionato al Gruppo italiano lo studio tecnico del progetto petrolchimico Vnkhk nell’estremo oriente della Russia.
In calo, infine, ENI (-1,8%), che oggi stacca l’acconto sul dividendo 2017 di 0,40 euro per azione.